«La frazione di Buriano è stata scelta dalla professoressa Sonia Ferrari e dalla dottoressa Tiziana Nicotera dell’Università della Calabria come caso studio, analizzando dal 2017 il fenomeno del “Turismo delle radici”. Questo lavoro ha ottenuto l’appoggio del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ed i risultati saranno oggetto di un volume ad hoc, che verrà pubblicato nel mese di giugno in collaborazione con la Farnesina e dei vari partner che sostengono la ricerca accademica».
Susanna Lorenzini, assessore al turismo di Castiglione della Pescaia anticipa l’appuntamento, ma anche come Buriano trarrà giovamenti economici da questa novità.
«Stiamo lavorando – dichiara Lorenzini – su questa particolare forma di turismo rivolto a tutti coloro che, discendenti di persone emigrate, viaggiano per ritornare nelle terre dei propri antenati. Un fenomeno di fare vacanza che ha un bacino di utenti stimato tra i 60 e 80 milioni di discendenti degli emigrati italiani nel mondo. Non si tratta di semplici viaggiatori: questo tipo di turista è soprattutto un “ambasciatore” dei territori che custodisce nella sua storia familiare e noi vogliamo offrirgli la possibilità di combinare il fascino del viaggio con la curiosità per le origini della propria famiglia, visitare i luoghi, ma anche conoscere la cultura, le tradizioni ed assaporare i prodotti tipici. Un’occasione per riscoprire il legame con le proprie origini».
«Il prodotto turistico “Buriano e il turismo delle radici” – spiega Lorenzini – ha preso il via grazie al progetto di accoglienza turistica diffusa della comunità burianese, che l’amministrazione comunale porta avanti coadiuvata dal destination managment Giancarlo Dell’Orco, e durante le varie interviste ai singoli abitanti interessati a sostenere questa iniziativa il professionista ha appreso dell’esistenza, di uno straordinario tesoro, il libro di Renzo Ronchi dal titolo: “Le radici e la memoria. Buriano e le sue famiglie: origine, genealogia e tradizioni”. In questo volume è descritta Buriano, la popolazione del luogo e la oro provenienza, ma anche come era organizzato il paese, i suoi monumenti, le feste religiose, le strade e le vie. Dopo aver appreso questa notizia è iniziata una capillare ricerca ed inviato come dono di appartenenza questo libro alle molte famiglie intercettate e residenti a Buenos Aires».
Il prodotto “Turismo delle radici” del borgo di Buriano prende forma dal binomio di due figure, quella turistica di Giancarlo Dell’Orco per strutturare un’offerta di prodotti di viaggio di 5 o 8 settimane, mirato al coinvolgimento del target intercettato, ed il lavoro svolto da “Renzo Ronchi delle Radici” nella ricostruzione degli alberi genealogici delle famiglie burianesi emigrate in sud America Argentina di seconda, terza, quarta generazione.
«Sta prendendo forma, grazie alla costruzione di servizi di accoglienza – conclude Susanna Lorenzini -, un segmento particolare del fare vacanza. Buriano, oltre ad affrontare la sfida di rappresentare l’autenticità della sua dimensione locale, il valore di un turismo sostenibile, lento e di qualità, oggi, collegandosi alla testimonianza e memoria storica del borgo diventa un’opportunità per far vivere un ritorno alle proprie origini attraverso un prodotto turistico innovativo, autonomo, diretto alle famiglie e soprattutto personalizzato».