Approvato dalla Giunta municipale di Castiglione della Pescaia la revisione generale del Piano di protezione civile comunale per il 2019, che ha come obiettivo quello della pianificazione delle emergenze mediante l’organizzazione del sistema nell’ambito territoriale.
La delibera contiene al suo interno tutta una serie di norme da attivare volta per volta, in base al tipo di emergenza che si potrebbe determinare. Nell’atto predisposto dal personale interno dell’amministrazione sono elencati un insieme di strumenti aggiornati periodicamente a seguito dell’evoluzione normativa.
«Il Piano di protezione civile comunale – spiega il sindaco Giancarlo Farnetani – è lo strumento che organizza la risposta del sistema al verificarsi di un’emergenza. Il Comune è il primo a dover intervenire in caso di qualsiasi calamità, organizzando le risorse presenti sul proprio territorio e adottando i provvedimenti di urgenza necessari».
Rientrano nei compiti dell’amministrazione comunale quello di fornire l’immediata risposta all’evento, organizzando le risorse presenti sul proprio territorio e adottando i provvedimenti di urgenza necessari e qualora questi accorgimenti non siano sufficienti a fronteggiare il pericolo, sono attivati i livelli “superiori” che integrano le disponibilità.
«Al Comune sono assegnate alcune funzioni strategiche nell’ambito della Protezione civile – dichiara Farnetani –, quali l’evacuazione della popolazione e le ordinanze contingibili e urgenti; tuttavia questi compiti sono esercitati in rapporto stretto e coordinato con la Prefettura e con gli altri enti territoriali preposti. Ritengo sia importante il messaggio da far arrivare alla cittadinanza perché il Piano non è un atto burocratico, ma serve alla popolazione per poter prendere coscienza degli scenari di rischio nei quali si potrebbe ritrovare coinvolta. Uno strumento indispensabile per la prevenzione».
Il Comune di Castiglione della Pescaia ha un’estensione di circa 13.500 chilometri quadrati ed è uno dei più grandi della provincia di Grosseto. Comprese le quattro frazioni, la popolazione ammonta a 7350 abitanti. A Tirli vivono in 452, a Buriano 606, Vetulonia conta 325 residenti e a Punta Ala abitano 379 persone.
«Gli scenari di rischio che si possono verificare nel territorio comunale – aggiunge Farnetani – sono rappresentati essenzialmente per casistica, pericolosità e vulnerabilità e vanno dalle aree inondabili dei terreni adiacenti e confinanti con il fiume Bruna e i fossi Sovata, Alma e quelli di bonifica. Da non sottovalutare il verificarsi dalle mareggiate, il rischio vento, i temporali e gli incendi boschivi, senza tralasciare le criticità che possono scaturire dalla circolazione stradale e nel nostro Comune interessano la Strada provinciale n. 158 delle Collacchie e la provinciale n° 3 del Padule».
Il sindaco, autorità comunale di Protezione civile, è responsabile delle attività preparatorie e di pianificazione e, al verificarsi dell’emergenza, assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione alla Provincia e alla Regione.
Quando la calamità naturale o l’evento non possono essere fronteggiati con i mezzi a disposizione del Comune, il primo cittadino chiede l’intervento di altre forze e strutture, secondo il principio di sussidiarietà, alla Provincia, che adotta i provvedimenti di competenza, coordinando i propri interventi con quelli dell’autorità comunale di Protezione civile.
«In questa fase è importante – conclude Farnetani – la immediata attivazione del Centro operativo comunale, affidando il coordinamento dello stesso al geometra Massimo Baricci, responsabile della Protezione civile, e allertando i nostri addetti del cantiere comunale, le associazioni di volontariato e le ditte individuate per gli interventi emergenziali».
Il piano prevede una larga diffusione dell’informazione e l’amministrazione provvederà ad organizzare incontri con i cittadini e con le scuole.