Ieri, a Castiglione della Pescaia, i candidati del Movimento 5 Stelle nei collegi uninominali, Caterina Orlandi e Gregorio De Falco, hanno incontrato i cittadini motivando le ragioni della scelta di mettere la loro competenza a servizio del Paese nelle fila del Movimento 5 Stelle.
“I cittadini hanno risposto con calore all’invito loro rivolto alla partecipazione e hanno interagito con domande precise sul programma – si legge in un comunicato del Movimento 5 Stelle di Castiglione della Pescaia –. Molti dei ’20 punti per la qualità della vita degli italiani’ sono stati affrontati. Chiara in tutti la volontà di capire veramente le proposte del movimento ed altresì chiara la risposta sul fatto che la vera garanzia di attuazione del programma riposi proprio in quelle regole ferme ed imprescindibili del movimento“.
“I candidati hanno spiegato puntualmente le linee programmatiche – continua la nota -. Finalmente saranno eliminati vitalizi e privilegi, il vincolo di mandato sarà introdotto e i voltagabbana saranno cacciati. Una forte opera di semplificazione porterà all’abolizione di 400 leggi inutili e vessatorie che paralizzano l’economia e complicano la vita dei cittadini e delle imprese. L’Italia tornerà al lavoro con la manovra espansiva del Reddito di cittadinanza, dove domanda e offerta si incontreranno grazie alla formazione e a centri dell’impego rinnovati. Una misura che metterà in circolo l’economia reale. Nuove opportunità di lavoro nasceranno con lo sviluppo della tecnologia e delle rinnovabili. Il Made in Italy sarà veramente difeso da trattati internazionali distruttivi e l’interesse delle nostre piccole e medie aziende sarà al centro degli obiettivi del nuovo Governo. Ai pensionati sarà garantita una pensione minima di 750 euro netti al mese. La legge Fornero sarà superata. Meno tasse e più qualità della vita, più sicurezza e legalità. Cesserà il business dell’immigrazione grazie ad una accelerazione delle pratiche di verifica e di espulsione dei non aventi diritto. Ferma la volontà di rivedere l’accordo di Dublino e la divisione pro quote dei migranti“.
“La legalità tornerà con la lotta dura alla corruzione e alle mafie – spiega il Movimento 5 Stelle -. Giustizia celere, riforma della prescrizione e certezza della pena. L’economia ripartirà grazie ad investimenti in settori determinanti come la tutela contro il dissesto idrogeologico ed il rischio sismico o ad investimenti sulla banda ultra larga. I risparmi dei cittadini saranno tutelati contro le speculazioni, le banche d’affari saranno distinte dalle banche di gestione del risparmio. Sarà creata una banca pubblica a sostegno delle imprese. Più cultura e più sicurezza per i nostri ragazzi, ma anche più sostegno agli insegnanti con investimenti seri e legati al fabbisogno delle scuole. Scuole da rinnovare sotto il profilo edilizio con la messa norma di tutti gli edifici, ma anche nel modello didattico. Un metodo che, superando il modello frontale evolva verso una metodologia che metta la condivisione delle conoscenze e l’uso di tecnologie a base della didattica. La scuola deve tornare ad essere un servizio educativo per la formazione di persone e non più intesa in senso aziendalistico“.
“Infine, più investimenti nella sanità e tutela delle famiglie sul modello francese. Lo Stato deve tornare a giocare il suo ruolo di istituzione volta alla attuazione dell’art. 3 della Costituzione, ovvero alla eliminazione di tutte le diseguaglianze economiche e sociali che ostacolano di fatto l’affermazione piena del cittadino come singolo o nelle formazioni sociali – termina il comunicato -. Abbandono del modello di erogazione dei servizi al cittadino sulla logica aziendalistica del profitto e della privatizzazione“.