Sono già una quarantina i volontari che in meno di una settimana si sono resi disponibili a presidiare il territorio castiglionese.
Da giorni alcuni cacciatori, appartenenti alle squadre dei “cinghialai” e guardie ambientali, svolgono un servizio di vigilanza e avvistamento incendi nel territorio castiglionese. A questi si aggiungono altri quindici volontari, che hanno risposto all’appello lanciato dal sindaco Giancarlo Farnetani, e sono direttamente coordinati dal responsabile della Protezione civile comunale, coadiuvato da due responsabili dei gruppi di volontari.
I servizi di avvistamento incendi sono attivi e gli addetti, presenti nei luoghi e aree a rischio elevato di incendi, sono ben riconoscibili perché indossano un gilet color arancio, con il logo del Comune e la scritta “Protezione civile comunale“.
Il Comune di Castiglione della Pescaia, inoltre, ha in campo tre postazioni fisse antincendio, oltre a una squadra di volontari delle Bandite di Scarlino. Quest’ultima risponde direttamente al Centro operativo provinciale. Oltre alle postazioni fisse, il responsabile comunale della Protezione civile ha a disposizione personale del cantiere comunale con reperibilità 24 ore su 24.
Il sindaco Giancarlo Farnetani, nell’essere grato a quanti sono impegnati nella vigilanza antincendio, intende ringraziare tutto il sistema che fa capo all’Aib e alla Protezione civile.
“Un ringraziamento a quanti si sono prodigati nelle opere di spegnimento dei tre grossi incendi – afferma il primo cittadino di Castiglione della Pescaia – che hanno devastato il nostro territorio (Roccamare, Poggio Staffo, Casamora, Val delle cannucce e Poggio alle Trincee, ndr), salvaguardando l’incolumità dei cittadini e degli ospiti, che in questo periodo sono presenti nelle nostre strutture ricettive”.
“Un particolare ringraziamento – prosegue il sindaco Farnetani – va alle squadre dei Vigili del fuoco, alle associazioni che raggruppano i volontari del servizio antincendio delle Bandite di Scarlino, ai responsabili delle operazioni di spegnimento, ai volontari della Cri e della Misericordia di Castiglione della Pescaia e a tutte le associazioni delle imprese che operano nella ricettività“.
“Ai ringraziamenti – continua il sindaco – vanno aggiunti i piloti dei mezzi aerei, che hanno svolto un’importante azione per lo spegnimento degli incendi. In queste occasioni è stato importante il contributo delle forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Municipale), e di tutto l’apparato comunale. Un grazie anche ai colleghi sindaci di Follonica, Grosseto e Scarlino, per il supporto che ci hanno fornito“.
Intanto l’attività del Comune prosegue anche in campo amministrativo.
Prima ancora dell’emissione dell’ordinanza di dichiarazione dello stato di emergenza regionale, emanata dal Governatore Enrico Rossi, sono stati effettuati gli approfondimenti sui danni subiti, sia del patrimonio boschivo/naturalistico pubblico, sia quello privato. Sono state emanate ordinanze per la ripulitura delle aree percorse da incendi per “agevolare” la rinascita del sottobosco che, in un primo momento, sarà utile per riportare il verde nella bella cittadina castiglionese.
La prossima settimana, il sindaco Giancarlo Farnetani incontrerà in Regione l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni e il Consigliere regionale Leonardo Marras, per fare il punto della situazione e proporre percorsi operativi, sia per il recupero delle aree, sia per un programma d’interventi che consenta anche ai privati il mantenimento e la manutenzione costante dell’immenso patrimonio boschivo di questo territorio.
“Ritengo che la dichiarazione dello stato di emergenza regionale e l’impegno del Governatore Rossi per la richiesta al Governo nazionale sia un importante passo in avanti – conclude il sindaco di Castiglione della Pescaia, Giancarlo Farnetani -. Questo percorso potrebbe consentire l’anticipo di risorse del Prs e la possibilità d’interventi immediati anche in relazione all’attività di somma urgenza svolta dalle amministrazioni locali. Chiederò alla Regione Toscana l’istituzione di un fondo di rotazione per consentire ai Comuni, in caso di inadempienza dei privati, a seguito della emissione di ordinanze dirette, di sostituirsi agli stessi per effettuare gli interventi di messa in sicurezza delle aree, utilizzando risorse regionali che saranno restituite una volta che i Comuni hanno recuperato i costi sostenuti dai privati proprietari“.