La cappella rurale di Pian di Rocca, nel territorio di Castiglione della Pescaia, nelle scorse ore ha subìto un atto di profanazione.
Ad accorgersi di quanto accaduto sono state alcune donne della zona, che hanno avvisato il parroco di Castiglione della Pescaia, don Gianni Malberti, il quale, a sua volta, ha chiamato i Carabinieri e sporto denuncia. Gli uomini dell’Arma hanno provveduto immediatamente ai rilievi del caso e stanno indagando sull’accaduto.
L’episodio si è verificato di notte, difficile stabilire se venerdì o sabato. Ignoti hanno forzato la porta della cappella e, una volta dentro, l’hanno messa a soqquadro. Hanno rotto le braccia al Crocifisso, annerito il volto del Cristo e di due statue della Madonna con il fumo di una candela, hanno rotto il vetro di un piccolo reliquiario, hanno acceso e sparso in giro per la cappella tutti i lumini, così come alcuni candelabri. Infine, hanno lasciato un cartello con numeri e simboli che fanno pensare a giochi satanici.
L’episodio sconcerta e addolora profondamente, perché è un oltraggio che vìola nell’intimo un luogo consacrato a Dio, luogo di preghiera al quale molte persone sono legate da affetto sincero. La cappella privata, intitolata a santa Rita, fu realizzata negli anni ’40 del secolo scorso. Viene utilizzata saltuariamente per alcuni momenti di preghiera e celebrazioni durante l’anno.
La comunità cristiana di Castiglione della Pescaia, per riparare a questo grave gesto, si riunirà in preghiera nella serata di lunedì 22 maggio, memoria liturgica di santa Rita da Cascia, a cui la cappellina è intitolata.