Lunedì 29 agosto, alle 21.45, nel borgo medioevale di Castiglione della Pescaia, sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista, ultimo appuntamento con Sara Donzelli nei panni di “La Lettrice”, il seguitissimo ciclo di incontri settimanali dell’estate castiglionese.
L’ultima serata è dedicata a Luciano Bianciardi (Grosseto 1922 – Milano 1971), grande scrittore e traduttore, anarchico ribelle, dalla vita breve e “agra”, come recita il titolo del suo romanzo di maggiore successo, vissuta tra Grosseto e Milano. Ha tradotto gran parte dei più importanti autori americani e inglesi degli anni ’50 e ’60, da Henry Miller a Saul Bellow, da Norman Mailer a William Faulkner. Ha scritto con “Il lavoro culturale”, “L’integrazione” e “La vita agra” una controstoria dell’Italia del boom economico che anticipa le analisi di Umberto Eco e Pier Paolo Pasolini. Rifiuta il successo e si lascia uccidere dal whisky, dalla tristezza e dalla solitudine per non accettare di essere pagato per fare la parte dell’”arrabbiato” nei mass media dell’epoca, morendo a soli 49 anni stremato dall’alcool in un marciapiede milanese.
E’ quindi a un Bianciardi “corsaro” che si vuole rendere omaggio, in una serata che vuole mettere a tema la rivolta, il lavoro e l’amore unendo alle pagine di “La vita agra” quelle di altri scrittori maremmani “corsari” e di successo: da Arrigo Bugiani (Grosseto 1897 – Valdarno 1994), scrittore operaio all’Ilva di Follonica, più anziano di Bianciardi anche se vissuto molto più a lungo, ad altri scrittori maremmani “anomali” contemporanei, come Alberto Prunetti (Piombino 1973), cresciuto a Follonica e conosciuto soprattutto per il romanzo “Amianto”, segnalato al Premio Campiello 2013, e Roberta Lepri, nata a Città di Castello, ma residente da anni a Grosseto, vincitrice di numerosi premi letterari.
E’ un modo di contornare Luciano Bianciardi di altri autori e di giovani per cui lui è un riferimento, per attenuare la sua solitudine almeno post-mortem.
L’ingresso è gratuito.
Per informazioni, è possibile rivolgersi ad Accademia Mutamenti, contattando il numero 348.4036571 o scrivendo un’e-mail all’indirizzo info@accademiamutamenti.it.
1 commento
Scommetto che questa “lettrice” non ha letto nulla e non sa nulla dell’unico vero “genius loci” che abbia avuto Grosseto dal dopoguerra ad oggi: Aldo Mazzolai.