La comunicazione ufficiale è arrivata oggi, lunedì 31 gennaio, dal segretariato generale del Ministero della cultura: Grosseto è tra le dieci finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura 2024.
Le altre nove sono Ascoli Piceno, Chioggia, Mesagne (Brindisi), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (Genova), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (Siracusa), Viareggio e Vicenza.
La squadra delle “pretendenti”, da 23 si riduce dunque a dieci. E Grosseto e Viareggio restano le uniche due candidate toscane. La giuria ha ritenuto che il dossier di candidatura presentato dal capoluogo maremmano – all’insegna del binomio vincente tra ambiente e cultura – sia meritevole di concorrere al prestigioso titolo attualmente detenuto da Procida per il 2022, che cederà poi il testimone a Brescia e Bergamo per il 2023. Un riconoscimento dalle implicazioni inestimabili per le prospettive di un territorio.
«Un risultato straordinario – commentano il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, e l’assessore alla cultura, Luca Agresti –, che conferma le nostre aspettative e rende merito all’impegno coordinato e costante di tutta la comunità verso un obiettivo storico per il territorio. Grosseto è nella top ten delle città italiane che si sono distinte in ambito culturale. Tutto ciò ci rende orgogliosi del lavoro che l’amministrazione comunale ha fatto e continua a fare in questo ambito, al di là delle critiche strumentali che ci sono state indirizzate. Dal Ministero della cultura, invece, ecco l’ulteriore conferma che in questi anni abbiamo saputo fare un grande salto di qualità rispetto al passato, riuscendo ad affiancare al patrimonio naturale del territorio il suo profondo valore culturale, la sua ambizione, il suo grande fermento di idee, progetti e conoscenze legate al mondo delle istituzioni, delle associazioni, dei comitati. Grazie a questo riconoscimento prende ulteriore forza e slancio il nostro più ampio progetto del Piano strategico della cultura, faro delle politiche e iniziative che mirano a riaffermare il ruolo culturale di Grosseto e straordinario strumento di marketing territoriale. Il nostro ringraziamento va al segretario generale Luca Canessa, al dirigente Felice Carullo, al funzionario Anna Bonelli, a Promo PA e a tutta la struttura comunale che da mesi lavora per questo obiettivo».
Il lavoro continua. La procedura prevede adesso che il Comune di Grosseto – come le altre nove finaliste – presenti nuovamente il proprio dossier di candidatura, questa volta in un’audizione da remoto, giovedì 3 o venerdì 4 marzo, che verrà trasmessa anche in diretta streaming sul canale YouTube del Ministero: un’ora di tempo – 30 minuti per l’esposizione del progetto e altri 30 minuti per rispondere alle domande della giuria – per convincere che Grosseto merita di essere la Capitale italiana della cultura 2024. Il verdetto finale della giuria è atteso entro il 29 marzo.