Il 10 febbraio è la memoria di Guglielmo di Malavalle, il santo della Maremma.
La devozione verso di lui si lega a vari luoghi del territorio, a partire, naturalmente, dall’eremo di Malavalle, nei boschi fra Castiglione della Pescaia e Tirli, dove il santo morì il 10 febbraio 1157. E poi a Buriano, Braccagni, Caldana, Vetulonia ed in altre località, che custodiscono anche le sue reliquie.
Da alcuni anni la diocesi di Grosseto sta curando la valorizzazione del culto di san Guglielmo a livello diocesano, appunto, con alcuni specifici appuntamenti, che anche quest’anno tornano a rimettere al centro la storia di quest’uomo convertito, che scelse l’asperità della Maremma del XII secolo per condurre una vita ritirata, fatta di preghiera, mortificazione, penitenza, ascesi, ma anche di incontro con la gente.
Venerdì 10 febbraio, dunque, alle 18, nella cattedrale di Grosseto saranno cantati i Vespri di san Guglielmo con i canonici del Capitolo e i monaci di Siloe. Seguirà la Messa.
Domenica 12 febbraio giovani e adolescenti si metteranno in cammino sui sentieri di Guglielmo con la settima edizione del pellegrinaggio a piedi verso l’eremo di Malavalle. I giovani partiranno alle 10 dalla chiesa di Tirli “Durante il cammino – spiegano dall’equipe diocesana di pastorale giovanile – pregheremo, canteremo, continueremo a rinsaldarci nella comunione tra di noi”.
L’arrivo all’eremo è previsto intorno alle 13.30 e qui avverrà la novità di questa edizione: l’incontro con i ragazzi delle medie che effettueranno un altro tragitto, da Castiglione della Pescaia (chiesa di Santa Maria Goretti) a Malavalle. Un percorso alternativo, più agevole per ragazzi più piccoli, che l’ufficio catechistico diocesano ha pensato di proporre come esperienza diocesana. Per loro la partenza sarà a Grosseto, in viale della Repubblica (zona velodromo) con bus alle 10.45. Arrivati all’eremo, i ragazzi si incontreranno coi giovani e condivideranno insieme il pranzo al sacco.
Alle 15 è atteso l’arrivo del vescovo Giovanni, che presiederà la Messa nella chiesa dell’antico monastero. Gli organizzatori consigliano di portare impermeabile, scarpe comode e ben aderenti, zaino comodo.
E’ dal 2020 che i giovani raggiungono Malavalle partendo da Tirli, un itinerario non solo naturalisticamente di impatto, ma soprattutto molto legato al santo, perchè è a Tirli che il venerabile padre Giovanni Nicolucci da Batignano (detto anche di San Guglielmo) fondò un convento di Agostiniani provenienti proprio dall’eremo di Malavalle.
Il 12 febbraio anche gli adulti effettueranno un’uscita di trekking promossa dalla Diocesi per far conoscere l’itinerario studiato da don Pier Mosetti per ricostruire il cammino del venerabile padre Giovanni Nicolucci in Maremma. In questa circostanza gli adulti che lo vorranno, si ritroveranno a Tirli, da dove a mezzogiorno si metteranno in cammino verso l’eremo di Malavalle, seguendo lo stesso itinerario dei giovani, così da arrivare alle 15 e partecipare alla Messa con il vescovo Giovanni.