Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato di Gian Luca Gozzo, coordinatore di Argentario L@b, che traccia un’analisi politica dell’ultima tornata elettorale di Monte Argentario
“Il risultato elettorale delle amministrative di fine maggio dà adito a poche interpretazioni e la distanza, in termini di voti, tra la lista, che abbiamo sostenuto e contribuito a formare, e la ricostituita maggioranza è frutto di una serie di situazioni nate nel periodo pre-elettorale. Situazioni che, inascoltati, abbiamo sempre cercato di affrontare insieme agli altri per risolvere.
Tutto ciò a partire dalla costruzione di un’alleanza ampia e coesa che doveva basarsi su una sintesi di programmi e cose da fare, anche se poi, per tutta risposta, siamo stati accusati di voler fare inciuci, mentre costruivamo una squadra rinnovata e ringiovanita.
Volevamo fare le primarie, ma solo la segretaria provinciale del Pd era d’accordo. Volevamo essere (e lo siamo stati) inclusivi, ma altri hanno preferito escludersi.
Tuttavia nella difficoltà del poco tempo rimasto a disposizione, molti di noi c’hanno messo la faccia insieme a Sandrelli, che ringraziamo per la disponibilità, e da oggi nuovi consiglieri comunali, per la maggior parte di ArgentarioL@b, si prendono la responsabilità dell’opposizione.
Ci auguriamo, però, che anche altri si prendano le proprie responsabilità, perché purtroppo, nella difficoltà della campagna elettorale, alcuni degli auto-esclusi hanno preferito dimostrare ostilità nei nostri confronti. Emblematico il comportamento del vicepresidente della provincia, il cui partito è voluto entrare nel dibattito locale di maggio, naturalmente a gamba tesa nei confronti della nostra lista, difendendo, tra l’altro la doppia appartenenza di Sabatini a diversi movimenti politici (a seconda della convenienza?) e rammaricandosi della mancata accettazione della sua candidatura a sindaco. Per grazia ricevuta?
Non vogliamo poi credere a chi mette il Sabatini tra quelli che hanno votato e invitato a votare la lista Cerulli, perché sarebbe deplorevole e deprimente, ma se il rapporto tra il territorio e le istituzioni provinciali che ci rappresentano deve essere quello del ‘tanto peggio, tanto meglio’, preferiremmo che a rappresentare la zona sud fosse qualcun altro. E non ne facciamo una questione di partiti, di alleanze o di equilibri provinciali interni al Pd o al centrosinistra. Ma di correttezza e dignità politica.
Riteniamo semplicemente che il Sabatini si debba dimettere, come già avrebbe dovuto fare quando la Provincia di Grosseto e il Comune di Monte Argentario firmavano il protocollo sull’Argentario Golf, mentre egli, uomo a piombo, assessore al governo del territorio ed eletto nel Comune interessato, espresse tutta la propria contrarietà all’intervento, non riuscendo, quantomeno, a modificarlo.
In Italia la parola dimissioni è poco utilizzata, in Maremma?”