E’ iniziato anche a Grosseto il trattamento con gli anticorpi monoclonali, una nuova opzione terapeutica contro il Coronavirus.
Per ora sono stati trattati due pazienti positivi che rientrano con le caratteristiche indicate per l’utilizzo di questa cura. Si tratta di persone in una fase precoce della malattia e che devono rispettare una serie di parametri approvati dall’Aifa. Quindi soggetti positivi, di età superiore ai 12 anni non ospedalizzati, ma che risultano ad alto rischio per sviluppare una forma grave di Covid-19 con conseguente aumento delle probabilità di aggravamento fino alla polmonite.
Ad esempio persone dializzate, diabetiche, gravemente obese, con malattie cardiache, del neurosviluppo, respiratorie, con immunodeficienze, dipendenti da dispositivi tecnologici. L’individuazione dei pazienti candidabili alla terapia con anticorpi monoclonali è compito dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e dei medici delle Usca e medici del Pronto Soccorso, mentre la prescrizione e la somministrazione sono a carico del reparto di malattie infettive dell’ospedale.
La terapia è ambulatoriale e ha una durata di circa due ore mentre per raggiungere l’ambulatorio dell’ospedale è attivo un preciso percorso di entrata e uscita. “Si tratta di una opportunità terapeutica in più – spiega la dott.ssa Cesira Nencioni, direttore del reparto di malattie infettive del Misericordia – da utilizzare a determinate condizioni e su pazienti che hanno gravi fattori di rischio e in una fase iniziale dell’infezione. L’obiettivo è quello di controllare l’evoluzione della malattia, evitando aggravamenti e quindi ridurre anche il carico sugli ospedali e sui Pronto Soccorso”.