Cinigiano (Grosseto). “Siamo arrivati al rush finale della campagna elettorale a Cinigiano e si sa che in questi momenti la fibrillazione può fare brutti scherzi a tutti. Per questo, ci stiamo chiedendo se il candidato sindaco della sinistra Monaci e il sindaco uscente Pd Romina Sani hanno paura di affrontare il candidato Giovanni Lanzini, appoggiato da Fratelli d’Italia e da altre forze politiche, in un pubblico confronto, invece di cercare continuamente di buttarla in rissa sui vari canali social”.
A dirlo è Luca Minucci, presidente provinciale di. Fratelli d’Italia.
“La prima cittadina – prosegue Minucci – non si è solo limitata a dichiarare il proprio sostegno alla lista di Monaci, ma, attraverso i suoi post che leggiamo sui social, sta di fatto sostituendosi al candidato Monaci nello scontro elettorale contro Giovanni Lanzini. Infatti, dopo il rifiuto di confrontarsi pubblicamente con Lanzini ci sembra che il sindaco Sani abbia oramai assunto il ruolo di avvocato difensore di Monaci, non perdendo occasione per attaccare sui contenuti del programma e controbattendo aspramente quanto evidenziato da Giovanni Lanzini sull’immobilismo del proprio operato nei recenti incontri con la popolazione delle varie frazioni, la lista ‘Fare Cinigiano'”.
“A parte la veemenza, l’arroganza e le facili offese nelle sue'”pillole contro la disinformazione’ apparse su Facebook contro il candidato Lanzini, da lei apertamente osteggiato – prosegue Minucci -, ci colpisce il fatto che un sindaco , se pur uscente, si dimentichi di essere il sindaco di tutti, anche di chi non la pensa come lei, almeno fino al 9 giugno: la Sani, incurante, invece non si smentisce e si butta a capofitto in una competizione elettorale che ormai la dovrebbe colpire solo marginalmente. La sensazione è invece quella che la stessa voglia sostituirsi al ‘suo’ candidato, facendolo passare in secondo piano e trasformando una normale competizione elettorale in uno scontro corpo a corpo tra la stessa e Lanzini, quest’ultimo reo di aver osato criticare il suo scarsissimo operato di questi anni”.
“Come Fratelli d’Italia vorremmo concludere con una domanda: cara sindaca Sani, se è così impegnata in prima linea, perché non si è ricandidata dal momento che la legge glielo permetteva? Almeno avrebbe potuto partecipare a quel confronto diretto richiesto da Giovanni Lanzini, che invece con il rifiuto di Monaci non ha potuto avere luogo. Come al solito la vostra concezione di democrazia viaggia sempre a corrente alternata”, conclude Luca Minucci.