Seggiano. “Al Consiglio comunale del 13 marzo abbiamo assistito ad una gag davvero imbarazzante della maggioranza”: a dichiararlo è Gilberto Alviani, capogruppo di minoranza della Lega nel Consiglio comunale a Seggiano e gli fa da eco anche Mario Simi, l’altro consigliere di minoranza del gruppo Seggiano per l’Amiata, che esclama anch’esso: “Mai visto in tanti anni di carriera come consigliere così tanta approssimazione e contraddizione”.
“Quando siamo stati chiamati dal sindaco a votare sul punto relativo alla Tari per l’approvazione delle tariffe dell’anno 2023 -sostengono dalla minoranza -, abbiamo assistito al voto favorevole della vicesindaco Francesca Pieri, che alla precedente votazione del Pef peraltro si era astenuta così come, udite udite, aveva fatto in origine la capogruppo di maggioranza Simona Ulivieri, che però quando si è accorta, richiamata dal sindaco Rossi, che non avrebbero avuto i numeri per l’approvazione del punto ha cambiato idea sul da farsi votando a favore del punto all’ordine del giorno ed accompagnando lo stesso da una dichiarazione di voto che non si capisce cosa indichi e cosa chieda”.
“Va da sè – proseguono Alviani e Simi – che proceduralmente non ci sia niente di strano, ci mancherebbe, ma di come, invece, quanto sopra denoti la mancanza di coerenza politica dei colleghi sopra nominati che gettano fumo negli occhi ai cittadini: in prima battuta assumendo posizioni di critica nei confronti della questione dell’aumento della Tari per poi alla resa dei conti abbassare la testa ed in silenzio riallinearsi a orecchi bassi e coda tra le gambe a ciò che è necessario fare per andare in qualche modo avanti. Diamo invece atto al consigliere Emiliano Giustini di aver mantenuto lungo tutto il percorso, con coerenza, la linea scelta”.
“Capiamo – concludono i due consiglieri di opposizione – che chiedere così tanti soldi in più ai contribuenti senza saperne nemmeno spiegare il motivo non sia facile, ma certe scene non fanno bene alla politica in genere, passa il messaggio del ‘si lo sappiamo non va bene, non è giusto, ma che dobbiamo fare, possiamo solo far finta di contrastare il problema poi però non possiamo che girarci dall’altra parte per galleggiare’. Ci rincuora apprendere che non in tutti comuni succede questo…a noi però è toccato, aimè, questo destino”.