Santa Fiora (Grosseto). Dobbiamo constatare che da tempo la vita delle comunità è legata a un cavo e all’efficienza delle connessioni che garantisce. Santa Fiora, come ogni località, ha bisogno di un servizio di connessione efficiente, stabile, presidiato”.
A dichiararlo è Federico Balocchi, sindaco di Santa Fiora.
“Nel nostro comune vivono 1.100 famiglie con oltre 600 allacci alla Bul di Open Fiber, dunque un numero molto elevato di allacci che dimostra quanto alti siano i bisogni reali – spiega Balocchi -. Il Comune è impegnato da tempo in un progetto di Smart Village che ha come fulcro e ossatura la rete in fibra. Tante sono le persone che lavorano in smart working o le imprese ed attività commerciali che lavorano grazie alla fibra. Purtroppo, si assiste ad una discrasia tra il progetto di sviluppo e la gestione dell’infrastruttura, in quanto spesso non vi è continuità di connessione in caso di guasti”.
“Le imprese, in primis Open Fiber che fornisce la connessione in fibra, devono necessariamente risolvere subito questo gap. Oggi la fornitura dei collegamenti all’Amiata è garantita da una connessione precaria data da un unico cavo Fiber Cop (ex Tim), senza alternative – sottolinea il sindaco -. È da quel cavo che dipende larga parte delle funzioni locali. La linea è dunque fragile e, soprattutto, unica. Questa è una situazione conosciuta e già ampiamente denunciata. La popolazione è di fatto in ostaggio, il presente e il futuro di tutti sono nelle ‘fibre’ che saltuariamente si rompono e oscurano tutti e tutto, dalle banche alle scuole, dai telefoni ai negozi, rendendo difficile lavorare da remoto sia per imprese che per singoli professionisti o dipendenti. Il prossimo passo (che vorremmo evitare) è il ricorso ad azioni giudiziarie collettive, che avrebbero conseguenze di immagine disastrose e annullerebbero il percorso fatto in questi anni”.
“Una cosa è certa, non rinunceremo a levare in alto la nostra protesta mobilitando tutte le istituzioni, i mezzi legali e di informazione che ci sono stati vicini in questi anni. Chiediamo alle compagnie di realizzare una linea di bypass che possa garantire la continuità della connessione, agli operatori telefonici di fare la loro parte ed alla Regione Toscana, nelle persone del presidente Giani e dell’assessore Ciuoffo – termina Balocchi –, di supportare con tutto il suo peso e la determinazione questa battaglia”.