Ad agosto 2019 un uomo era stato vittima di una truffa on line in merito all’acquisto di 4 pneumatici sul sito di vendite Marketplace.
Durante la navigazione su Facebook ed in particolare sulla pagina di vendite on line denominata Marketplace, l’uomo aveva notato un’inserzione di vendita relativa a 4 pneumatici, per il cui acquisto veniva richiesto il pagamento di 120,00 euro.
L’acquirente aveva provveduto pertanto a contattare il rivenditore tramite l’applicazione di messaggistica on line Messenger e, dopo aver capito che la misura degli pneumatici dell’offerta non era conforme a quelli da montare sulla propria auto, aveva iniziato una nuova contrattazione ed il sedicente venditore gli proponeva l’acquisto di pneumatici della misura richiesta, al prezzo di 300,00 euro.
Poiché la vittima della truffa considerava tale importo eccessivo, le parti si erano accordate per il prezzo di 250,00 euro, comprensivo di spese di spedizione, da corrispondersi tramite vaglia postale veloce.
In base a quanto pattuito, il 16 agosto 2019, l’uomo andava all’ufficio postale di Roccalbegna, dove effettuava il vaglia postale.
Dopo aver effettuato il pagamento, l’uomo contattava nuovamente il rivenditore, sempre tramite l’applicazione Messenger, e provvedeva a fornire a quest’ultimo la copia della disposizione di pagamento e l’indirizzo di recapito dei pneumatici, richiedendogli espressamente di fornire i dati di tracciabilità della spedizione.
Il venditore rassicurava l’acquirente, dicendogli che avrebbe provveduto ad effettuare l’invio della merce.
Dopo che erano trascorsi alcuni giorni senza che arrivasse alcun pacco, l’acquirente provava a contattare nuovamente il venditore, ma purtroppo senza alcun esito, in quanto il truffatore si rendeva di fatto irreperibile.
La vittima decideva pertanto di rivolgersi alla locale stazione dei Carabinieri di Roccalbegna per sporgere la relativa denuncia.
A seguito dell’individuazione del sedicente venditore, veniva pertanto fissata al Tribunale di Grosseto l’udienza del 13 novembre 2020, poi rinviata d’ufficio al 28 ottobre scorso.
All’udienza, la vittima ha deciso di costituirsi parte civile conferendo espressa nomina al proprio difensore di fiducia, l’avvocato, Riccardo Cavezzini, al fine di richiedere, oltre alla restituzione delle somme corrisposte anche il risarcimento di tutti gli ulteriori danni subiti.
Il Giudice ha ammesso pertanto la costituzione di parte civile e ha rinviato all’udienza del 13 gennaio 2022 per l’esame dei testimoni (tra i quali la sfortunata vittima) e per la discussione.