Home Amiata Unione dei Comuni, il Pd: “Serve un nuovo modo di governare il territorio”

Unione dei Comuni, il Pd: “Serve un nuovo modo di governare il territorio”

di Redazione
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Qualche settimana fa avevamo già sottolineato alcuni aspetti riguardanti l’Unione dei Comuni dell’Amiata grossetana“.

A dichiararlo, in un comunicato, è il coordinamento di zona del Pd dell’Amiata grossetana.

“Come Partito Democratico ci siamo sentiti in dovere di farlo visto che la destra, che attualmente governa in diversi Comuni del nostro versante, non sembra avere proposte costruttive. Oltre a questo, lo abbiamo fatto perché siamo convinti che fare politica sia dare risposte ai cittadini e ad un territorio verso il quale ci sentiamo legati – continua la nota -. Sappiamo tutti che il momento storico che stiamo vivendo è particolare e non può essere vissuto senza prendere posizione e senza introdurre delle idee a cui poi chi ci amministra dovrà dare gambe. L’indirizzo politico non può mancare: per questo abbiamo deciso di condividere un ragionamento comune sul territorio dell’Amiata insieme al Pd della parte senese, per questo oggi ci sentiamo in dovere di continuare a mettere sul piatto alcune proposte che nel futuro (immediato e non), anche grazie alle risorse di Next Generation EU, possano essere messe in piedi. ‘Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano’, questo è il senso di questo nuovo ragionamento che abbiamo deciso di strutturare e di proporre alla popolazione. In questo ragionamento ha un posto d’onore l’Unione dei Comuni, più croce che delizia, per cui siamo convinti ci sia bisogno di qualsiasi di nuovo”.

“Considerando che i fondi europei andranno a finanziare progetti già cantierabili, crediamo sia fondamentale che l’Unione dei Comuni faccia da cabina di regia per mettere insieme progetti già pronti ed altri in itinere, in modo da organizzare un piano comprensoriale e non lasciare indietro i Comuni più piccoli che scontano una mancanza di personale. Chiediamo che vengano stanziate risorse specifiche, anche a valere sul fondo di solidarietà, per la progettualità di opere esecutive e cantierabili, in modo da farsi trovare pronti all’imminente uscita dei bandi – prosegue il Pd -. Sfruttando la riforma della pubblica amministrazione crediamo che si debba immaginare un piano assunzioni ben preciso e utile a far funzionare la macchina amministrativa. Ragionando sulle proposte che Regione Toscana andrà a fare da qui a breve, siamo convinti che sia necessario ragionare sulla governance dell’Unione rivendendone l’attuale assetto (organigramma, Giunta dei sindaci e Consiglio), in quanto le materie sono così tante e vaste che occorre una figura unica che presieda l’ente a tempo pieno, sia esso da individuare in una dirigenza oppure in un presidente non sindaco”.

“Tre semplici punti che abbiamo già sottoposto ai nostri rappresentanti nelle istituzioni e che abbiamo condiviso con i compagni e gli amici senesi – termina la nota -. Da qui, ne siamo certi, possono partire i primi passi per un’Unione dei Comuni che davvero rappresenti l’unità e l’utilità di stare insieme, proiettandosi verso un futuro che, facendo tesoro del passato, sappia anche eliminare le differenze dettate dai confini provinciali”.

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