Digitalizzazione, messa in sicurezza del territorio, manutenzione delle strade, salvaguardia dei presidi sanitari territoriali sono alcune tra le esigenze della Maremma che non sono più rinviabili.
Esigenze che, se possibile, assumono caratteristiche ancor più urgenti quando si parla del territorio amiatino. Per queste ragioni l’attività di ascolto intrapresa dal capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Giacomo Giannarelli, insieme ai candidati del collegio provinciale di Grosseto, Luca Giacomelli e Daniela Castiglione, è proseguita cercando di cogliere problematiche e suggerimenti da coloro che rendono vivi questi luoghi: «In questo tour dedicato alle attività produttive – spiega il consigliere regionale Giacomo Giannarelli – abbiamo avuto la possibilità di far visita anche ad una tra le più importanti realtà imprenditoriali dell’Amiata, nonché ad una meravigliosa realtà di ricerca e trasferimento tecnologico della Maremma».
A Castel del Piano i rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno raccolto le criticità di chi abita e lavora per il territorio, come nel caso della storica azienda dolciaria Corsini, un’azienda nata a Castel del Piano nel 1921 che, nei suoi quasi cento anni di storia, è divenuta una realtà in grado di esportare in tutti i continenti, dal Giappone all’America: «Un’impresa che ha avuto per protagonisti intere generazioni di castelpianesi – interviene Luca Giacomelli –, ma sappiamo che non è facile fare impresa nelle aree periferiche della Toscana. Il Monte Amiata è una terra abbandonata a sé stessa, senza infrastrutture».
Le realtà aziendali della montagna, solidissime e dallo storico retaggio, nonostante la crisi rappresentano veri e propri presidi occupazionali. Per tutte loro uno dei problemi di maggior impatto economico è il trasporto delle merci, penalizzato dalla mancanza di una viabilità adeguata che sovraccarica le aziende di costi supplementari. Ma ad aggravare la situazione è l’assenza, nel 2020, di infrastrutture digitali adeguate. La connettività, quarta stella del Movimento 5 Stelle, sta lì a ricordarne l’importanza strategica.
La Maremma, tuttavia, a dimostrazione che un’alternativa è possibile, è anche tecnologia di altissimo livello. Ed è per questa ragione che la delegazione del Movimento 5 Stelle si è recata in visita nel distretto sorto a Borgo Santa Rita, nel comune di Cinigiano; è lì che hanno sede diverse aziende storiche del comparto manifatturiero maremmano, ed è lì che in tempi recenti si è insediato anche il laboratorio tecnologico multidisciplinare Certema, un progetto imprenditoriale in grado di riunire in un’unica struttura diversi ambiti complementari, quali meccanica di precisione, laser-sinterizzazione, automazione, misura e analisi: «Questa capacità industriale di riunire vari processi in un unico stabilimento – nota al riguardo Daniela Castiglione, candidata per il collegio elettorale di Grosseto – rende Certema un ecosistema di assoluto valore per l’intera Italia centrale. Attraverso la collaborazione con le Università, sia del Lazio che della Toscana, e insieme agli istituti scolastici superiori della provincia, è possibile immaginare un futuro professionalmente appagante per i nostri figli ed un ventaglio di nuove possibilità per la nostra Maremma. Adesso abbiamo la necessità di mettere in rete i poli tecnologici e i centri di ricerca e sviluppo affinché siano di supporto e impulso all’innovazione delle nostre imprese locali».
Agli imprenditori amiatini, nonostante decenni di promesse, ancora oggi mancano le infrastrutture, sia fisiche che telematiche, fondamentali per collegarli con il mondo. Realizzare servizi a sostegno delle imprese, basati su idee innovative, è la precondizione necessaria per sostenerne lo sviluppo e l’export.