“Ho depositato proprio in questi giorni una formale richiesta al Sindaco Marini, affichè vengano ripristinati i cassonetti dei rifiuti in via Pietro Pifferi, all’altezza dell’ex caserma della Polizia stradale, in quanto è circa 10 giorni che di fatto sono spariti”.
A dichiararlo è Guendalina Amati, capogruppo del gruppo di minoranza Rinasci Arcidosso.
“In questi giorni, ho ricevuto molte lamentele e richieste da parte di cittadini, in special modo anziani che abitano nella zona, i quali sono preoccupati e non sanno dove conferire i rifiuti. Persone, tra l’altro – spiega Amati -, spesso sprovvisti di mezzi di locomozione e con evidenti problemi di deambulazione, che, essendo privati dei cassonetti dell’immondizia, si vedono adesso costretti a dover percorrere una lunga distanza. Le zone più vicine si trovano all’altezza della circonvallazione del tiro a segno, vicino all’ex Zi’Emilio, di fronte all’Officina Feri in direzione del santuario della Madonna Incoronata, e l’ultima è in via Roma 52, che, per anziani e disabili risulta notevole e difficoltosa da raggiungere”
“Via Pifferi e via Roma sono tra l’altro anche due strade provinciali molto trafficate, in cui spesso i veicoli transitano a elevata velocità, strade in cui l’attraversamento pedonale è reso molto pericoloso. Quindi, costringere delle persone anziane a percorrere ed attraversare queste vie di comunicazione per andare a gettare i rifiuti lontano da casa mi sembra alquanto discutibile. Vorrei ricordare – precisa Amati – che già dalla passata legislatura il Comune aveva dichiarato più volte che avrebbe effettuato dei lavori per rendere queste due vie più sicure“.
“Anche all’inizio di questa legislatura – conclude Guendalina Amati – ho presentato una mozione, che poi è stata approvata in Consiglio comunale, con la quale impegnavo il sindaco ed il Consiglio comunale nell’apposizione di attraversamenti pedonali luminosi, rallentatori di velocità e di tutti quei mezzi atti ad incrementare la sicurezza dei cittadini che si trovano ad utilizzare via Roma e via Pietro Pifferi, ma ad oggi tutto ancora tace”.