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A Castell’Azzara un documentario per combattere lo spopolamento delle aree periferiche

di Redazione
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Il Comune di Castell’Azzara e l’Associazione Ecosistema Comunale, insieme a Regione Toscana e a Fondazione Sistema Toscana, daranno il via ad un progetto che porterà alla realizzazione di un documentario partecipativo con lo scopo di raccontare, da vari punti di vista, cosa significhi vivere in aree interne come questa: un territorio montano all’estrema periferia della regione con problematiche di grande rilievo legate all’accessibilità e alla carenza di servizi sul territorio. Condizioni che con il tempo hanno generato un progressivo spopolamento di aree come questa, ma che i cittadini di Castell’Azzara stanno combattendo per riaffermare il diritto di poter vivere, studiare e lavorare nel proprio paese.
Venerdì 31 luglio la produzione e il regista del documentario, insieme ai rappresentanti di Regione e Fondazione Sistema Toscana, saranno accolti dal sindaco Maurizio Coppi, mentre i lavori propedeutici alle riprese inizieranno la mattina del giorno successivo, sabato 1 agosto, alle 9.30.

“La scelta di Castell’Azzara – commenta l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo non è stata causale: nel comune infatti è nata anche una delle prime cooperative di comunità che ha poi avuto anche un finanziamento regionale e questa esperienza ne ha fatto un’area pilota di sperimentazione di politiche pubblico-private nel quadro della strategia regionale a supporto delle aree interne. Un’esperienza di pregio portata avanti con determinazione da tutta la comunità. I cittadini, che saranno i veri protagonisti della giornata di sabato, verranno chiamati a raccontare il perché hanno scelto di costruire il proprio futuro in un’area geografica che si trova ai margini rispetto alle principali vie di comunicazione e ai maggiori centri urbani. Eppure, fra loro c’è non solo chi ha preferito restare, ma anche chi ha deciso di ritornare o ha scelto di cambiare. Il progetto si caratterizza, infatti, per mettere al centro dell’attenzione non tanto tradizioni e cultura locale, di cui il territorio è naturalmente ricco, quanto piuttosto gli aspetti più profondamente legati all’essere umano, per cui restare o ritornare o scegliere un luogo in cui vivere significa immaginare in modo diverso la propria vita”.

La giornata costituirà anche l’occasione per i cittadini di ritrovarsi come comunità, previa adozione delle necessarie precauzioni e con la massima attenzione per l’emergenza sanitaria, inserendo l’iniziativa nel filone dell’esperienza dei documentari partecipativi, avviata con successo da registri illustri quali Ridley Scott in “Life In A Day” (2011) e successivamente sperimentata in Italia da Gabriele Salvatores con “Italy in A Day” (2013). Una modalità comunicativa che assume, pertanto, anche una forte valenza sociale, valorizzando la partecipazione attiva degli abitanti del luogo, sia in fase di scrittura che di progettazione, attraverso interviste e immagini che si alterneranno nel documentario finale.

Sempre con il supporto di Regione Toscana e di Sviluppo Toscana, il pomeriggio di sabato primo agosto è previsto con inizio alle 14.30 presso il Comune con sindaco e tecnici della Regione un tavolo di lavoro finalizzato a porre le basi per l’avvio di uno studio di fattibilità su alcuni progetti infrastrutturali, utili a favorire una ripresa del territorio nel breve e lungo periodo.

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