“A che punto sono il progetto Destinazione Amiata e piscina geotermica?“.
A chiederlo, con un’interrogazione presentata all’Unione dei Comuni, è la consigliera di Rinasci Arcidosso Guendalina Amati.
“Il progetto della piscina, sbandierato in occasione delle ultime due campagne elettorali – prosegue Guendalina Amati –, ancora oggi non vede termine e l’altro progetto Destinazione Amiata ha visto un arresto dovuto alle contrapposizioni emerse tra Comuni, comportando così un blocco nell’iter già iniziato“.
“Ben vengano tutte le azioni – commenta la consigliera di Rinasci Arcidosso –, seppur piccole, presentate nei vari consigli comunali da parte delle minoranze e votate all’unanimità dalle amministrazioni, o le deliberazioni di Giunta volte alla riduzione delle tasse, per aiutare l’economia locale, i commercianti e i vari produttori, visto il momento difficile che quest’ultimi stanno attraversando. Penso però che per far ripartire davvero il tessuto economico le scelte da operare siano ben altre e debbano andare verso progetti più grandi, con prospettive future ampie e con investimenti cospicui da parte delle pubbliche amministrazioni, della Regione e dello Stato”.
“Vediamo di buon occhio – dichiara Amati – l’inizio dei lavori sulla strada del Cipressino dopo anni di stasi, e di questo ringraziamo l’amministrazione provinciale guidata da Vivarelli Colonna, nella speranza che per vedere la fine non si debba aspettare decenni, come ad esempio per l’incompiuta Grosseto-Fano. Le opere che prevedono investimenti per milioni di euro sono lo shock positivo di cui ha bisogno l’economia, ma queste però, debbono avere come base progetti solidi, rivolti allo sviluppo socio-economico e territoriale futuro. Abbiamo assistito ai soliti ‘interventi pubblicitari ‘ della sinistra locale, ma che purtroppo hanno lasciato ben poco di concreto e di spendibile per le future generazioni dell’Amiata. Un esempio su tutti è quello della costruzione della piscina geotermica sul territorio comunale di Santa Fiora al confine con quello di Arcidosso. Progetto, quest’ultimo sbandierato in occasione delle ultime due campagne elettorali e di cui ancora oggi non ne vediamo termine. Per non parlare poi della scellerata formazione di due fronde contrapposte tra i Comuni dell’Amiata grossetana e senese, mossa da sterili campanilismi e futili diatribe”.
“Il progetto Destinazione Amiata, che con i fondi regionali, per una cifra di 500mila euro – continua Amati –, ha visto un arresto dovuto proprio alle contrapposizioni emerse tra Comuni, comportando così un blocco nell’iter già iniziato e la nuova richiesta di presentazione di progetti unitari o singoli da parte dei Comuni interessati, tutto ciò ovviamente a scapito dell’intero territorio amiatino. Finché non si capirà che per crescere, far conoscere e rendere più appetibile la nostra montagna si deve remare tutti insieme verso un unico obiettivo, continueremo a fare progetti fine a se stessi con sperpero di denaro pubblico, facendo passare così l’idea che l’Amiata, essendo disunita, non possa essere luogo su cui investire davvero”.
“Chiedo pertanto all’Unione dei Comuni e ai sindaci – conclude la consigliera di Rinasci Arcidosso – di sapere se e quando termineranno i lavori di costruzione della piscina geotermica, se sia stato fatto un calcolo dei costi di gestione della struttura e degli eventuali incassi, se sia stato trovato un privato, un’associazione o una cooperativa interessati alla gestione della stessa e, per ciò che attiene al progetto Destinazione Amiata, quali siano le reali intenzioni da parte dei Comuni amiatini, se siano disposti a presentare un unico progetto oppure presenteranno tanti piccoli progetti, la natura di questi progetti, le ricadute che secondo i sindaci avranno sul territorio a livello economico, occupazionale e di sviluppo turistico“.