“Si chiude l’esperienza amministrativa peggiore della storia di questo Comune: in 5 anni nessun rispetto per l’opposizione da parte di Balocchi che è stato sindaco, purtroppo, solo di una parte e non di tutti”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono Riccardo Ciaffarafà, Paolo Vichi e Giacomo Albertini, consiglieri del gruppo di opposizione “Un Comune per tutti” nel Consiglio comunale di Santa Fiora.
“Balocchi e consiglieri di maggioranza hanno querelato, aprendo un processo ancora in corso, al primo Consiglio comunale nel 2014, il capogruppo di opposizione Riccardo Ciaffarafà per una dichiarazione politica in Consiglio comunale, a nome dell’unico gruppo consiliare, poiché il gruppo non riconosceva la loro ‘vittoria’ perché nel voto c’erano state troppe ombre, come ad esempio il presidente di seggio di una sezione che era la mamma di un candidato Pd, che poi ha fatto carriera arrivando ad essere vicesindaco – continua la nota –. Pochi mesi dopo hanno cambiato unilateralmente lo statuto comunale per limitare a 3 il numero di interrogazioni possibili da parte dell’opposizione così da bloccare la libertà ed il diritto dei consiglieri comunali a svolgere le loro funzioni dettate dalla democrazia rappresentativa“.
“Per diverso tempo non è stato convocato il Consiglio comunale, nonostante le richieste del nostro gruppo, finchè non è dovuto intervenire il Prefetto di Grosseto con un incontro proprio in Prefettura per ristabilire l’ordine ed il diritto, anche in questo Comune, facendoci tornare sui banchi del Consiglio comunale che per protesta avevamo lasciato per alcuni mesi – spiegano i consiglieri -. Infine, abbiamo ritenuto illegittimo il rimpasto di giunta del 2017 dove Balocchi non ha tenuto conto delle quote rosam nominando un assessore esterno uomo, per di più residente in un altro comune, nonostante avesse a disposizione una donna che è contemporaneamente consigliera comunale e progettista della piscina geotermica dei Comuni di Santa Fiora e Arcidosso. Un’arroganza del potere mai vista in tanti anni e con tanti sindaci nonostante fossero sempre del Pd, senza nessun rispetto per un gruppo di opposizione che ha ottenuto il 50% dei consensi e che ha presentato circa 100 atti amministrativi fra interrogazioni, petizioni, mozioni e tante proposte, sempre bistrattate da un sindaco che in questi anni ha rappresentato solo una parte dei cittadini”.
“Si chiude un capitolo con tante ombre e, a parte canti, balli e feste per i soliti, non è stato raggiunto alcun risultato concreto per i 2600 abitanti di questo comune, nonostante questa amministrazione abbia sminestrato circa 12 milioni di euro in questi anni provenienti da varie compensazioni economiche, come Enel, Ato e Acquedotto. Con tutti quei soldi Santa Fiora doveva diventare la ‘Cortina della provincia di Grosseto’, invece ne è il fanalino di coda con i giovani che se ne vanno, attività che chiudono, cantieri inutili e sperpero di denari pubblici, come la costruzione di una scuola media per 1.400.000 euro con 9 nati nel 2013 e 2 nascite nel 2018 e quando ci sono decide di aule vuote in quelle esistenti, tariffe comunali alle stelle, bollette del teleriscaldamento fra le più alte della Toscana – termina il comunicato -. Nonostante tutto Balocchi si ricandiderà: speriamo vivamente che, anche questa volta, i cittadini scelgano meglio e decidano in un cambiamento a favore del nostro comune e di chi qui ci vive davvero“.