Martedì 4 dicembre, a Santa Fiora, si rinnovano le celebrazioni in onore di Santa Barbara protettrice dei minatori, dei marinai e dei vigili del fuoco.
Il programma prevede il ritrovo alle 11 per la Santa Messa nella Pieve e la processione, con la deposizione delle corone ai monumenti dei minatori e dei marinai. Seguirà il tradizionale pranzo dei minatori al ristorante “Aiuole”. Per tutta la giornata rimarrà aperto il Museo delle miniere del Monte Amiata, in piazza Garibaldi.
Santa Fiora è uno dei paesi minerari dell’Amiata dove, dopo oltre 40 anni dalla chiusura delle miniere, si conserva ancora una memoria viva di quel mondo grazie anche alle testimonianze di molti ex minatori che abitano in questo comune.
L’estrazione industriale del cinabro, da cui era ricavato mercurio, ha rappresentato per un secolo la più importante fonte di sostentamento per le famiglie del posto. I luoghi di lavoro erano le miniere di Bagnore, Monte Labbro, Banditella, Siele, Morone, Abbadia San Salvatore, Solfarate, Argus e San Filippo.
Era un mestiere faticoso e pericoloso che ha segnato profondamente la storia e la cultura locale, anche facendo nascere un forte sentimento di solidarietà e di fratellanza.
Oggi il Museo delle miniere di mercurio del Monte Amiata, in piazza Garibaldi, contribuisce a conservare traccia e far conoscere la storia dei minatori alle nuove generazioni.
Il percorso museale con la documentazione storica raccontano la vita del minatore, gli utensili che usava, le condizioni di lavoro, l’organizzazione sociale, lo sviluppo delle miniere sul Monte Amiata