Pallone aerostatico acceso anche quest’anno a Santa Fiora. Si è chiusa in bellezza la festa di San Michele, la sera del 29 settembre, con il tradizionale rito dell’accensione della carboniera e la partenza della mongolfiera tra l’attesa degli adulti e lo stupore dei bambini. In molti hanno seguito l’evento nella piazza di San Michele con gli occhi rivolti al cielo e il cellulare alla mano per immortalare l’evento e condividerlo sui social. E’ stata una giornata ricca di iniziative, che ha portato nel borgo amiatino visitatori e i turisti di fine settembre, tra i quali numerosi camperisti arrivati a Santa Fiora per la Festa nazionale del PleinAir, la Festa dei borghi più belli d’Italia.
Il culto di San Michele ha origini antiche: fu favorito e diffuso dai Longobardi, che esaltavano la figura di angelo guerriero. Per la popolazione di Santa Fiora la festa è legata alla castagnatura con il rito propiziatorio del fuoco che sanciva l’inizio della raccolta. Un antico detto cita San Michele, la castagna è nel paniere.
“E’ una festa antica, che ancora oggi unisce – commenta Alessandro Ciaffarafà, assessore comunale al turismo –: per questo l’amministrazione comunale la ritiene una ricorrenza particolarmente importante per Santa Fiora“.
“Ed è una festa di richiamo non solo per la nostra comunità – prosegue Ciaffarafà –: ogni anno, infatti, aumenta la presenza dei turisti, fino a questa edizione che è stata un vero successo. Vedere tanti bambini entusiasti ci ha fatto immenso piacere. Positiva anche la scelta dell’amministrazione comunale di promuovere insieme il doppio appuntamento Festa di San Michele e PleinAir, garantendo così alla tradizionale festa di San Michele una vetrina importante come quella del PleinAir, che richiama un pubblico di appassionati interessati agli itinerari storici, culturali e turistici“.