Presso gli uffici di Coldiretti è possibile, per gli allevatori maremmani, presentare domanda per il risarcimento dei danni subiti dagli attacchi dei predatori nel corso del 2017. Nel periodo dal 2014 al 2016 sono state presentate in tutta la Toscana quasi 1400 domande di risarcimento danni, per un importo complessivo di circa 2,5 milioni di euro. Numeri che non dicono tutto della situazione reale perché molti allevatori rinunciano addirittura a richiedere i rimborsi per attacchi subiti non solo da lupi, ma anche da ibridi e da cani domestici inselvatichiti.
“La situazione nelle campagne è drammatica e Coldiretti non abbassa la guardia sulla vicenda dei danni arrecati alle aziende agricole dai predatori, lupi, cani vaganti ed ibridi di lupo – dichiara Paolo Giannini, direttore di Coldiretti Grosseto – con attacchi registrati in ogni angolo della Maremma, con razzie quotidiane, greggi dimezzate e danni“.
A Firenze, nella sede della Giunta regionale, Coldiretti Toscana ha incontrato Marco Remaschi, assessore regionale all’agricoltura, al quale è stato rappresentato nuovamente lo stato di disagio delle campagne per questo insostenibile squilibrio dell’ecosistema. E’ stato altresì messo in evidenza come nel bando appena pubblicato siano presenti elementi di novità, come il superamento del regime “de minimis”, cioè del limite dei soli 15.000 euro di indennizzo ad azienda in tre anni, ma al tempo stesso siano presenti notevoli criticità, come il mancato riconoscimento del danno per la perdita della produzione di latte. Secondo le regole del nuovo bando gli imprenditori agricoli si vedranno calcolare un indennizzo che compenserà solo una parte modesta del danno subito e delle spese che hanno dovuto sostenere.
L’assessore Remaschi, preso atto dei problemi sollevati da Coldiretti, ha concordato sulla necessità di una verifica approfondita ed immediata, convocando una riunione specifica che si terrà venerdì 16 marzo. Sono stati ricordati all’assessore gli impegni assunti a fine 2017 sulla liquidazione dei danni per gli anni 2015 e 2016, sul sostegno della Regione all’approvazione del Piano di conservazione del lupo con l’attivazione di tutte le misure originariamente previste, oltre alla disponibilità a realizzare, con Prefetture, Comuni e corpi di polizia, un coordinamento teso a contenere da subito il problema delle predazioni da parte di ibridi e/o cani vaganti.