Home Amiata Coltivano marijuana all’interno del convitto: denunciati quattro studenti

Coltivano marijuana all’interno del convitto: denunciati quattro studenti

di Redazione
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Questa mattina si è svolto un servizio dei Carabinieri con cani antidroga, che ha consentito di individuare alcuni giovani dediti all’uso e alla produzione di sostanze stupefacenti.

Al suono della campanella i militari della Compagnia di Pitigliano, forniti di due cani antidroga del Centro Carabinieri Cinofili di San Rossore, hanno fatto ingresso nelle aule delle scuole superiori e nelle stanze dell’adiacente convitto studentesco di Arcidosso.

I cani tra i banchi hanno suscitato curiosità tra gli studenti, che hanno approfittato di un inconsueto genere di lezione. Hanno potuto infatti vedere dal vivo, come le unità cinofile dei Carabinieri siano addestrate per la ricerca delle droghe. Anche i docenti hanno visto di buon grado il servizio dei Carabinieri dentro la scuola, poiché l’operato dei Carabinieri è stato una maniera diversa di fare educazione e istruzione.

Il principale obiettivo infatti era quello di mettere in guardia i giovani sulle conseguenze cui si va incontro in caso di uso personale o ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Molti gli studenti che hanno visto passare il cane antidroga vicino al loro banco, desiderosi di accarezzare quel carabiniere a quattro zampe. Per alcuni di loro però la visita di quell’insolito Carabiniere non è stata molto gradita.

L’acuto fiuto del cane, infatti, ha permesso di individuare alcuni studenti che sono stati trovati in possesso di piccole quantità di droghe leggere e per questo sono stati segnalati alla Prefettura di Grosseto come assuntori di droghe per uso personale.

Diversa la situazione all’interno del convitto studentesco: grazie all’intervento dei cani antidroga, i militari hanno potuto sequestrare diversi semi di marijuana, già piantati in vasetti di terra ben concimata, preparati alla germinazione. In pochi mesi sarebbero diventati vere e proprie piante di marijuana pronta per essere fumata. Sequestrati anche oggetti come narghilè e cilum, intrisi di sostanze stupefacenti.

Per i giovani studenti, con la passione della botanica vietata, i militari hanno aperto fascicoli di indagine per produzione di sostanze stupefacenti, sia alla Procura della Repubblica di Grosseto, sia alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Firenze.

I Carabinieri credono così di aver dato un forte segno e impronta di legalità e hanno raccolto elementi utili per sviluppare ulteriori indagini, che porteranno presto alla individuazione di altri soggetti legati agli ambienti di spaccio di sostanze stupefacenti.

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