“Il Pci mette in evidenza alcune criticità che insistono sulla rete dei servizi sanitari e territoriali della provincia di Grosseto“.
A dichiararlo, in un comunicato, sono Marco Barzanti e Luciano Fedeli della Federazione del Pci di Grosseto.
“La rete ospedaliera: se da un parte nel Piano attuativo di area vasta si promette Il mantenimento e promozione dei ‘piccoli’ ospedali, che definisce ‘ospedali di prossimità’ che si devono caratterizzare per la presa in carico di tutti i bisogni urgenti, mediante la funzione e la struttura di Pronto Soccorso assicurando, nel contempo, una risposta in degenza per gran parte delle problematiche mediche e in rete con gli ospedali provinciali per quelle problematiche mediche, di apparato o di organo, con specifico contenuto specialistico, resta pura teoria – spiegano Barzanti e Fedeli -. Oltre al tentativo di ridurre l’attività chirurgica alla sola programmata che per il momento, almeno dalle dichiarazioni, sembra scongiurato. ma sul quale dovremmo mantenere alta l’attenzione, un’altra novità si affaccia sul fronte dei tagli e delle contraddizioni: la riduzione dei posti letto per le strutture periferiche“.
“L’approvazione dei patti territoriali del 2013 e il Piano attuativo di area vasta del 2016 evidenziano una riduzione dei posti letto negli ospedali di prossimità, accompagnata da un aumento delle disponibilità nel capoluogo provinciale – continua il comunicato -. Un bilancio comunque che chiude con -20 posti letto nei presidi della provincia. Questo il dettaglio dei numeri rilevato dagli atti: Pitigliano da 28 posti del 2013 a 24 del 2016 (riduzione 4 posti letto), Orbetello 84 posti nel 2013 e 70 (-14) nel 2016, Massa Marittima 85 nel 2013 e 65 nel 2017 (20), Castel Del Piano 37 nel 2013 e 36 nel 2016 (-1), infine Grosseto 329 nel 2013 e 348 nel 2016 (+19). La dotazione provinciale passa quindi dai 563 posti letto del 2013 ai 543 del 2016 con una riduzione di 20 unità. Naturalmente si parla di posti di ricovero, day surgey, hospice e non di poltrone per prestazioni“.
“Altra evidente stortura che si registra è rappresentata dai servizi pediatrici che godono di soli due punti di pronto soccorso provinciali: Grosseto (circa 20000 prestazioni) e Orbetello (circa 7000 prestazioni) – sottolineano Barzanti e Fedeli -. Tra l’altro si deve rilevare che Grosseto è sempre iper affollato perché vi confluiscono i casi delle Colline Metallifere i cui utenti, anche per soli punti di sutura, si devono spostare sul Misericordia. Il Pci ritiene che una nuova postazione di pronto soccorso pediatrico debba essere prevista nelle Colline Metallifere a servizio della popolazione residente e dei numerosi turisti presenti nel periodo estivo. La pediatria va altresì potenziata in tutta la provincia perché insufficiente nella risposta territoriale“.
“Infine dal Cup esternalizzato arrivano le prime e vive proteste di alcuni cittadini che si sono rivolti al Pci, fornendo nome e cognome e raccontando che chiamando il centro per prenotare prestazioni si sono dovuti accontentare di una risposta che lascia sbigottiti: ‘Riprovi tra qualche giorno dobbiamo aggiornare il calendario ed ora non sappiamo dire quando e dove potrà accedere per la prestazione richiesta’. Il Pci si chiede alle istituzioni di vigilare e intervenire per queste situazioni – termina il comunicato -. Vi è sempre più la necessità di cambiare rotta uscendo dalla spirale dei soli tagli che praticamente stanno mettendo in ginocchio il servizio pubblico sanitario sempre meno universale come prevede la Costituzione, a cui si contrappone l’offerta privata, privilegio dei pochi che se la possono permettere“.
