Continua la flessione delle imprese artigiane. Nel 2016 in Maremma si registra -0,4% inanellando la quinta variazione annua negativa consecutiva; anche nel livornese gli effetti della crisi iniziata nel 2011 continuano senza sosta e l’anno si è chiuso con -0,8%.
In sensibile calo soprattutto le imprese artigiane dei maggiori settori: costruzioni (-2,6% a Grosseto e -2,2% a Livorno) e del manifatturiero (-1,2% a Grosseto e -0,7% a Livorno). In crescita le imprese artigiane in rosa e quelle straniere, in calo quelle giovanili.
I dati relativi al 2016 indicano chiaramente che non risulta ancora concluso il periodo di flessione dell’artigianato. Per Italia e Toscana si tratta dell’ottavo anno consecutivo di riduzione delle imprese iscritte negli uffici camerali. Dal 2012 l’artigianato maremmano presenta conti in rosso sulla consistenza del tessuto imprenditoriale; quella registrata nel 2016 (-0,4%) è infatti la quinta variazione negativa consecutiva.
In provincia di Livorno gli effetti della crisi si sono palesati nel settore dal 2011 (-0,5%), anno a partire dal quale l’emorragia imprenditoriale è continuata senza sosta. Un periodo di contrazione imprenditoriale che dura ormai da 6 anni con il 2016 che si chiude con una variazione pari a -0,8%.
Dal 2012 la perdita di dotazione imprenditoriale ha superato il 6% per Grosseto, Toscana ed Italia, mentre Livorno registra una variazione di -2,6%. Nel 2016 la consistenza numerica dell’intero sistema imprenditoriale mostra interessanti segnali positivi, mentre le variazioni relative all’artigianato presentano ancora segno negativo e di intensità consistente.
In generale, di fronte alla crisi la componente non artigiana del tessuto imprenditoriale ha mostrato una maggior capacità di tenuta; negli ultimi due anni tale componente ha realizzato persino una crescita delle imprese, fenomeno del tutto estraneo all’artigianato in tutti i contesti territoriali di riferimento.
Per l’artigianato si rileva però un minor impatto, rispetto al totale imprese, delle unità con procedure concorsuali in corso oppure in fase di scioglimento e liquidazione, anche se su tale aspetto influisce notevolmente la particolare condizione giuridica del settore.
Quanto al tasso di crescita risulta ovunque negativo per l’artigianato (Grosseto -0,1%, Livorno -0,8%, Toscana -1,1% e Italia -1,2%), a differenza di quanto si registra per il sistema imprenditoriale complessivo (+1,5% Grosseto, +0,7% Livorno, +0,4% Toscana e Italia +0,7%).
Premesso che i saldi sono negativi per tutti i livelli territoriali di riferimento, per l’artigianato la novità positiva si può rilevare nel diffuso e significativo calo delle cessazioni che per la sola provincia di Grosseto si associa anche ad un incremento delle iscrizioni.
Approfondendo l’analisi per Sistemi economi locali (Sel) delle imprese registrate, nel 2016 le difficoltà dell’artigianato maremmano sembrano giungere dall’area delle Colline metallifere e dall’Amiata grossetano, mentre più stabile risulta la situazione nell’area grossetana e nel Sel di Albegna Fiora.
Nei Sel livornesi si registra una variazione positiva solo in Val di Cornia, dove la numerosità delle imprese artigiane cresce grazie alla performance del comune di Campiglia Marittima.
Anche l’artigianato, pur nelle specificità del settore, come il resto dell’economia, è interessato da un forte sviluppo delle società di capitali. In particolare, nell’area di interesse della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno l’aumento delle società di capitali artigiane nel 2016 (+5,6%) è risultato superiore a quello calcolato per Toscana (+3,8%) e Italia (+5,3%). In particolare, a Livorno la percentuale di incremento ha superato il +6%, mentre per Grosseto si calcola un +5,1%.
Secondo una suddivisione per macrosettori, nell’area di competenza della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno 4 imprese su 10 (39% delle imprese artigiane) sono iscritte nel settore Costruzioni, poco meno nel macrosettore Commercio (riparazioni) e Servizi (38,5%). Fanno parte dell’Industria il 19,1% delle imprese artigiane, mentre la percentuale di competenza dell’agricoltura è del 3,1% (6,2% Grosseto e 0,5% Livorno). Quest’ultimo settore a Grosseto presenta un trend piuttosto positivo (+2,9%, il valore scende a +2,1% per il complesso dell’area a causa del lieve risultato negativo di Livorno).
Il manifatturiero artigiano risulta concentrato in prevalenza nelle industrie alimentari (panifici, gelaterie, pasticcerie, pizzerie a taglio etc.) e nella fabbricazione di prodotti in metallo (fabbri e simili). In generale, il trend annuo del manifatturiero risulta negativo tanto in Maremma (-1,2%) quanto a Livorno (-0,7%) per una variazione d’area complessiva dello -0,9%.
Piuttosto interessante è la composizione interna del settore costruzioni. Da Collesalvetti a Capalbio le imprese di costruzione in senso stretto (artigiane e non) costituiscono 1/3 del totale di questo settore e nel caso specifico dell’artigianato il 18,9%; mentre oltre il 65% delle imprese totali di settore, nonché l’80,5% di quelle artigiane, opera nei lavori di costruzione specializzati.
La terza componente del settore costruzioni è quella dell’ingegneria civile: costruzione di strade e autostrade, ponti ed altre opere di pubblica utilità. Si tratta dell’unico comparto del settore costruzioni che anche quest’anno ha registrato una crescita numerica delle imprese.
Per gli altri due comparti edili si rileva una contrazione piuttosto significativa: in un solo anno il comparto della costruzione di edifici ha perso il 4,7% delle imprese (-4% Grosseto e -5,2% Livorno) mentre nei lavori di costruzione specializzati sono venute meno quasi il 2% delle imprese.
Negativo anche il contributo della componente artigiana legata all’autotrasporto (settore trasporto e magazzinaggio) che chiude il 2016 con il 2,9% delle imprese in meno rispetto al 2015.
Fornisce un contributo positivo invece il settore commercio e riparazioni: 833 imprese in tutto tra Grosseto e Livorno (6,5% del totale artigianato d’area della Camera di commercio). Rispetto al 2015, il numero di imprese coinvolte è aumentato in entrambi i territori d’interesse. Si tratta prevalentemente di attività di riparazione auto e autolavaggi, ma anche di attività di commercializzazione di propri manufatti (dal pane alla bigiotteria etc.).
Il comparto dell’alloggio e ristorazione presenta invece un trend positivo a Grosseto ed una sostanziale stabilità su Livorno. Nel complesso positiva anche la performance di alcuni comparti artigiani relativi ai servizi.
Al termine del 2016 le imprese femminili artigiane erano 1.315 a Livorno e 987 a Grosseto con una incidenza sull’universo imprenditoriale femminile pari al 12,6% in Maremma ed al 15,8% su Livorno. Rispetto al 2015 Grosseto registra una performance molto positiva della componente “rosa” dell’artigianato (+2,6% contro il +1,1% del totale imprese femminili), mentre a Livorno questa si presenta in calo dello 0,5% diversamente da quanto accade per il totale imprese femminili (artigiane e non) che sullo stesso territorio crescono dello 0,3%.
Le imprese giovanili artigiane sono 637 a Grosseto e 690 a Livorno e rappresentano il 27,3% delle imprese giovanili maremmane ed il 23,6% di quelle livornesi. Rispetto al 2015 l’andamento è diffusamente negativo: Italia -8%, Toscana -6,5%, Grosseto -2,9% e Livorno -4,8%.
Alla stessa data le imprese straniere artigiane risultavano 730 a Grosseto e 773 a Livorno e costituiscono il 33,4% delle imprese straniere maremmane ed il 22% di quelle livornesi. In un anno le imprese straniere artigiane sono cresciute del 6% a Grosseto e dell’1,3% a Livorno. Quest’ultima provincia presenta una variazione in linea con la media regionale e nazionale (+1,5% in entrambi i casi). La buona dinamica descritta concorda con quella più generale rilevata per il complesso dell’imprenditoria straniera in tutti i contesti territoriali in esame.
Una puntuale disamina del settore artigiano sarà inserita nel rapporto strutturale che verrà presentato in occasione della XV Giornata dell’economia programmata per il prossimo 15 giugno.