“Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Il Comune di Santa Fiora si è limitato a rispondere, come fa sempre, ad una richiesta di incontro, questa volta su un tema tanto complesso e delicato come quello dell’accoglienza di immigrati e della convivenza con la popolazione locale. Un tema che tratteremo con tutta la dovuta attenzione e cautela visto che riguarda la collettività. Questi sono i fatti: un gruppo di imprenditori e cooperative hanno posto all’attenzione del Comune una proposta. Punto e basta. Nessuno ha deciso niente e non c’è nessun accordo all’orizzonte“.
Il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi, replica alle accuse dell’opposizione in merito al presunto arrivo di immigrati nel comune amiatino.
“Ciaffarafà come al solito ha il solo obiettivo di creare subbuglio attorno ad una questione che invece ha bisogno di tutte le dovute precauzioni prima di essere accolta. E ne siamo perfettamente consapevoli. Il sindaco non è così irresponsabile da prendere una simile decisione da solo, in fantomatiche riunioni carbonare come dichiara Ciaffarafà, senza aver coinvolto prima la cittadinanza – sottolinea Balocchi -. Al contrario, preoccupa anche noi l’idea di accogliere 40 immigrati in un paese che conta meno di 300 abitanti. Per questo abbiamo già organizzato una riunione dei soggetti proponenti con il Comitato di frazione di Marroneto, nella quale sono state espresse le perplessità e le preoccupazioni. Il Comitato sta organizzando un’assemblea popolare, alla quale parteciperà il sindaco, per un confronto più ampio con i cittadini. Valuteremo il da farsi parlando con le persone, prima di prendere qualsiasi decisione“.
“Una cosa è certa: il Comune di Santa Fiora sta e starà sempre dalla parte dei cittadini. E con i cittadini decideremo come procedere – conclude Balocchi -. Una volta compresi i contenuti della proposta e soprattutto i numeri previsti, sentita la popolazione in assemblea, sarà convocato il Consiglio comunale, perchè si possa esprimere sulla questione, tenuto conto comunque che la competenza è del Prefetto e non del sindaco, anche se l’orientamento del Comune e della Comunità è sicuramente importante“.