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La reputazione, i servizi, il sostegno all’economia, le infrastrutture questi sono stati i quattro grandi filoni di impegno su cui la maggioranza insieme alla giunta e al sindaco Federico Balocchi si è misurata in questi anni.
Alla metà del mandato è possibile guardare indietro per valutare il lavoro fatto e in avanti per definire le azioni che miglioreranno le iniziative intraprese e individueranno i nuovi impegni.
La reputazione
Santa Fiora, coinvolta anche lei nella crisi dei piccoli centri amiatini, era scivolata in una sorta di limbo informativo, esisteva soltanto in limitate occasioni. Ricostruire la sua reputazione è stato uno dei più gravosi progetti. La consapevolezza di vivere in un luogo importante in provincia di Grosseto, in Toscana, in Italia per la bellezza dei suoi luoghi, per la sua storia e per le capacità della sua popolazione è stata la nostra forza. Il Progetto Santa Fiora è partito da questo come fulcro dello sviluppo culturale ed economico. Senza la ricostruzione di una reputazione nulla sarebbe stato possibile. In questo quadro sono stati risultati concreti e sono motori per il futuro:
– il teatro e le stagioni teatrali insieme al già affermato Festival Santa Fiora in Musica e alle decine di iniziative organizzate durante tutto l’anno oltre a quelle ricorrenti
– il sistema di comunicazione istituzionale forte, ramificato
– la nuova segnaletica turistica e le attività dell’ufficio turistico
– i riconoscimenti delle Bandiere Arancioni e l’inserimento tra i Borghi più belli d’Italia
Non solo.
Il lavoro sulla reputazione è stato anche nel costante impegno di costruire relazioni istituzionali forti e riportare Santa Fiora a contare qualcosa dentro i palazzi della Regione Toscana. Questo ci ha consentito di sbloccare importanti questioni, di aprirci ad un sistema di sostegno indispensabile per i Comuni piccoli come il nostro e per le aree in crisi come l’Amiata, di inserirci a pieno titolo nell’azione sullo sviluppo di tutta la Toscana.
I dati sui flussi turistici in costante crescita ed essere primi nell’Amiata sui redditi pro capite, 16.761 euro medi, dimostrano che questa è la strada giusta.
Non basta.
Per far vivere i nostri paesi servono servizi e infrastrutture. In primo luogo le scuole, poi le strade e il web. L’investimento sulle scuole è stato importante e prioritario (in particolare su nido comunale e scuola materna, oltre 100mila euro), come strategica è stata la collaborazione con dirigenti scolastici e insegnanti. Senza questa caparbia volontà di tutti non sarebbe garantita la qualità di strutture e strumenti didattici dalla scuola dell’infanzia in poi.
I servizi sono l’altro anello e un importante settore di investimenti pubblici. Rendere più bello e funzionale il paese è un beneficio per chi ci vive tutto l’anno e per coloro che ci transitano solo per poche ore. L’illuminazione della rupe di Santa Fiora è la più recente azione realizzata, in questi giorni sono partiti i lavori di rifacimento della Serenella (270mila euro), ma non dimentichiamo i parchi attrezzati innanzitutto per i bambini in ogni frazione, le casette dell’acqua, i campi da tennis rinnovati e l’impianto sportivo(140mila euro), l’illuminazione pubblica, la pavimentazione di molte strade (oltre 600mila euro appaltati e in corso di realizzazione), l’investimento nella manutenzione e la pulizia dei paesi, l’arredo e il decoro urbano.
L’altro strategico settore in cui il Comune si impegna è il sostegno all’impresa. Bene essere chiari: nei limiti di quanto è consentito dalla legge e delle risorse a disposizione. Complessivamente, e partendo dalla concezione che la prima impresa è la famiglia, abbiamo agito sulla riduzione delle tasse e il contenimento delle tariffe con l’obiettivo di ridare fiducia e creare lavoro, anche qui stabilendo un primato: Santa Fiora è uno dei Comuni con meno tasse in Toscana. Tasi a 0 per la prima casa, addizionale Irpef a 0 o poco più in base al reddito, Imu ai minimi. Tari (tassa rifiuti) ridotta del 50 % sulle attività commerciali e artigianali. Un bando da 100 mila euro a fondo perduto per le imprese (che quest’anno sarà rinnovato ma con caratteristiche diverse) che si aggiunge ai contributi Cosvig per l’efficientamento energetico.
Poi ci sono le grandi infrastrutture. Aver sbloccato l’uso della nuova palestra e il suo completamento è stato complesso e ci siamo riusciti, l’avvio dei lavori stradali alle Aiole ha comportato molto impegno congiunto e stanno andando avanti, siamo riusciti ad ottenere che Enel realizzi la piscina comprensoriale e sorgerà nel nostro territorio.
Ogni passo, ogni lavoro è stato una conquista.
Amministrare un Comune non è, a nostro parere, gestire la quotidianità, ma crederci, avere fiducia e idee, avere una visione e cercare di lasciare un paese migliore ai nostri figli. È un impegno che ognuno di noi che è stato eletto dai suoi concittadini ha preso e deve rispettare sia al governo che all’opposizione.
Cercare di lucrare consenso sulle difficoltà, sulle interruzioni attività senza mai evidenziare ciò che di positivo succede, non è un atto di solidarietà. Fare il bene della comunità non è gettare fango sull’immagine di Santa Fiora, non è usare parole rabbiose, negare l’evidenza e rimarcare solo i punti critici, ma valorizzare ciò che di positivo sta avvenendo e lavorare per superare le avversità insieme. Purtroppo ci sarebbe bisogno del supporto di tutti, mentre dall’opposizione in questi anni non è arrivata neanche una proposta. Peccato.
Il Comune di Santa Fiora ha iniziato questo mandato nel punto culmine della crisi economica internazionale, oggi si aprono nuove prospettive e abbiamo bisogno di tutti per essere, sempre meglio, sempre di più, un luogo di eccellenze, in cui imprese e cittadini vivano bene.