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Crescono le imprese in Maremma, Breda: “Dati positivi, ma la ripresa è lenta”

di Roberto Lottini
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Si cresce, ma non abbastanza: siamo ancora nel limbo dello zero virgola.

Nel 2016, la dinamica demografica delle imprese manifesta una crescita contenuta, anche se sia Grosseto (+0,9%) che Livorno (+0,6%) si collocano per performance positiva ai primi due posti tra le province della Toscana.

Nonostante il recupero degli ultimi due anni, lo stock di imprese non supera ancora i numeri del 2010. Continua il processo di patrimonializzazione delle imprese per il trend positivo delle società di capitale. Se l’agricoltura rafforza il proprio peso soprattutto in Maremma (+0,6%)  e le imprese del terziario sono in aumento (alloggio e ristorazione +1,1% e servizi di noleggio e supporto +5,7%) soffrono quelle logistiche (-1,3%) e si rinnova il calo delle costruzioni -0,8%. In sintesi, dal punto di vista dinamico, si cresce più per il consolidamento delle imprese esistenti, con un brusco calo delle cessazioni, che per l’andamento delle iscrizioni.

Le previsioni di Prometeia confermano il quadro generale: lieve aumento del valore aggiunto 2016 (+0,4%) e contenuta crescita nel 2017 (+0,6%). Moderato incremento nel 2016 anche per reddito e consumi pro capite col primo (+2,5%) maggiore del secondo (+1,8%). Le previsioni per il 2017 sono leggermente inferiori a quelle regionali e nazionali.

Nei giorni scorsi, Infocamere, società consortile del sistema camerale, ha rilasciato una serie di dati che contengono informazioni utili per lo studio della dinamica provinciale delle imprese nel 2016. I dati sono stati elaborati ed approfonditi dal Centro studi e ricerche della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno.

“Se da un lato siamo contenti nel registrare il primato a livello regionale in termini di crescita del nostro sistema imprenditoriale (+0,7% sul territorio che va da Collesalvetti a Capalbio), dall’altro rileviamo, purtroppo, che non si è ancora dispiegata la tanto attesa ripresa – spiega Riccardo Breda, presidente della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno -. Il quadro che emerge dall’analisi dei dati mostra infatti più che un grande balzo in avanti, un piccolo passo, positivo, ma ancora bisognoso di essere corroborato. L’introduzione di elementi di semplificazione e incentivazione può avere influenzato positivamente alcune nostre performance, ma, come più volte ricordato anche dall’Irpet, sulla costa toscana, ed in particolare nelle province di Livorno e Grosseto più che nel resto della Toscana, permane lo stato di crisi in alcuni settori e strutture produttive”.

“Il quadro generale rimane ancora incerto, come del resto dimostra Prometeia con le stime per la chiusura del 2016 e ancor più le previsioni per il 2017. Le imprese continuano a guardare con una certa preoccupazione al futuro ed i timidi segnali positivi che arrivano, ancora necessitano di tensioni e attenzioni – conclude Breda -. Il Paese anche nelle sue articolazioni locali risente di una preoccupante frammentazione, economica, ma prima ancora sociale. A forza di perdere o ridimensionare strutture produttive, come pezzi di reti tradizionali, non si riesce ad imprimere la risposta alta di cui c’è veramente bisogno.”

Demografia d’impresa 2016 in provincia di Grosseto

A fine 2016, le sedi d’impresa registrate presso la nuova Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno si contavano in 62.069, suddivise fra le 29.113 situate in provincia di Grosseto e le 32.983 in quella di Livorno.

Considerando anche le unità locali, che alla stessa data ammontavano ad oltre 15mila unità (6.977 a Grosseto e 8.105 a Livorno), l’insieme di tutte le “cellule” produttive presenti sul territorio supera le 77mila unità, valore che pone la Camera di commercio della Maremma e del Tirreno come la seconda Camera di commercio per numerosità in Toscana dopo Firenze e che rappresenta il 19% della dotazione regionale.

In un anno, quest’universo è cresciuto dello 0,7% tendenziale, ossia ad un ritmo maggiore rispetto sia all’ambito regionale (+0,3%), sia a quello nazionale (+0,5%). A tale crescita concorre soprattutto la buona performance delle imprese grossetane (+0,9%), piuttosto che di quelle livornesi (+0,6%). Entrambi i territori mostrano in ogni caso incrementi superiori alla maggior parte delle altre province toscane, con Grosseto che evidenzia il miglior scarto positivo e Livorno il secondo, in compagnia di Firenze.

Sedi d’impresa registrate e unità locali al 31/12/2016 e variazioni tendenziali

 

Sedi d’impresa

Unità locali Totale

Var. tend. %

Arezzo

37.875 7.572 45.447 -0,1
Firenze 109.806 27.695 137.501

0,6

Grosseto

29.113 6.977 36.090 0,9
Livorno 32.983 8.105 41.088

0,6

CCIAA Maremma e Tirreno

62.096 15.082 77.178 0,7
Lucca 43.155 8.864 52.019

0,0

Massa Carrara

22.691 4.523 27.214 -0,6
Pisa 43.791 9.228 53.019

0,0

Pistoia

32.924 6.691 39.615 0,5
Prato 33.585 6.642 40.227

0,3

Siena

28.977 8.345 37.322 -0,1
Toscana 414.900 94.642 509.542

0,3

ITALIA

6.073.763 1.219.224 7.292.987

0,5

Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Maremma e Tirreno su dati Infocamere

Il 2016 si è caratterizzato per una crescita meno evidente rispetto al 2015, anno in cui ha avuto inizio, e che succede a un periodo (dal secondo semestre 2012 a tutto il 2014) in cui lo stock imprenditoriale grossetano aveva vissuto una fase di sostanziale riduzione numerica, molto più ampia di quella rilevata per gli aggregati regionale e nazionale.

Facendo ricorso ai numeri indice, si nota che con il 2016 la serie grossetana ha colmato almeno una parte del gap che accusava rispetto ai territori di confronto in termini di sviluppo imprenditoriale, proprio in virtù del buon andamento tenuto dal 2015 ad oggi.

Al 31 dicembre 2016, il valore del numero indice calcolato per Grosseto è pari a 98,2, contro i 99,5 della Toscana ed i 99,4 dell’Italia. È importante notare come tutte le serie si trovino sotto la soglia dei 100 punti, ossia non abbiano ancora recuperato i livelli che avevano a fine 2010.

Per quanto concerne la forma giuridica, l’universo delle imprese registrate si compone di 17.401 imprese individuali (60% del totale), 6.245 società di persone (21%), 4.493 società di capitale (15%) e 974 costituite in altre forme giuridiche (3% del totale).

Alla sostanziale stabilità delle imprese individuali e delle società di persone, nel corso dell’anno si è affiancato un avanzamento consistente delle società di capitale (+5,2%) e, in minor misura, delle altre forme giuridiche (+0,8%).

Continua dunque quel percorso di progressiva capitalizzazione del sistema imprenditoriale, avviatosi ormai da qualche anno, tanto che le società di capitale risultano l’unica forma giuridica in continua e costante evoluzione numerica: ad una rinnovata “voglia” di fare impresa si è andato a sommare lo stimolo fornito dalla recente innovazione legislativa che va a semplificare il procedimento di costituzione delle srl.

Alla crescita del tessuto imprenditoriale locale hanno contribuito in gran parte le imprese operanti nel settore terziario, in particolare quelle del commercio (+0,4%) e soprattutto quelle di alloggio e ristorazione (+1,1%), settori che, assieme, costituiscono quasi il 30% della dotazione totale. Fra i settori di maggiori dimensioni numeriche, si distingue l’aumento tendenziale evidenziato dalle imprese agricole (+0,6%) e quello messo a segno dalle attività manifatturiere (+0,4%).

Non tutti i settori economici hanno d’altro canto seguito il trend generale: le costruzioni hanno subito un calo dello 0,8% che, a differenza di quanto accaduto in altri territori, non è stato replicato dalle attività immobiliari (+1,7%).

Con il 2016 non s’interrompe il processo di riduzione delle imprese delle costruzioni cominciato ormai dal 2009, anno dal quale è andato perso più del 10% del patrimonio imprenditoriale del settore.

Imprese registrate distinte per settore: confronto 2015/2016 – Grosseto

Settori ATECO

2015 2016 Var. % Peso % 2016
Agricoltura, silvicoltura pesca 9.142 9.197 0,6

31,59

Estrazione di minerali da cave e miniere

30 28 -6,7 0,10
Attività manifatturiere 1.573 1.580 0,4

5,43

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore…

30 29 -3,3 0,10
Fornitura di acqua; reti fognarie… 47 45 -4,3

0,15

Costruzioni

3.436 3.410 -0,8 11,71
Commercio all’ingrosso e al dettaglio… 5.552 5.574 0,4

19,15

Trasporto e magazzinaggio

480 474 -1,3 1,63
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 2.543 2.571 1,1

8,83

Servizi di informazione e comunicazione

266 280 5,3 0,96
Attività finanziarie e assicurative 409 405 -1,0

1,39

Attività immobiliari

1.243 1.264 1,7 4,34
Attività professionali, scientifiche e tecniche 478 491 2,7

1,69

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto…

806 852 5,7 2,93
Istruzione 93 91 -2,2

0,31

Sanità e assistenza sociale

91 94 3,3 0,32
Attività artistiche, sportive, d’intrattenim. e divertim. 501 516 3,0

1,77

Altre attività di servizi

1.026 1.040 1,4 3,57
Imprese non classificate 1.142 1.172 2,6

4,03

Totale provincia

28.888 29.113 0,8

100,00

Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Maremma e Tirreno su dati Infocamere

Le sedi d’impresa attive in provincia di Grosseto ammontano a 25.853 unità, ossia lo 0,3% in più su base tendenziale: assieme a Prato, la più alta variazione fra le province toscane.

Un discorso particolare merita l’analisi dei flussi in entrata (iscrizioni) ed in uscita (cessazioni); tale analisi consente, nel confronto con gli anni precedenti ed al di là delle considerazioni desumibili dai valori di saldo, di avere un riferimento concreto nella misurazione della “voglia di fare impresa”, così come della reale entità delle crisi aziendali o, almeno, di quanti hanno deciso di chiudere la propria “avventura imprenditoriale”.

Nel passato anno, si sono iscritte al Registro camerale 1.658 nuove imprese e le posizioni cancellate sono state 1.443, di cui 228 cancellazioni d’ufficio, per un saldo positivo di 215 unità (contro le oltre 150 del 2015). Se il numero d’iscrizioni è grosso modo in linea con quello degli anni precedenti, quello delle cessazioni raggiunte nel 2016 rappresenta il valore più basso in assoluto dall’inizio del decennio.

Le iscrizioni sono diminuite del 5,0% su base tendenziale, andamento che ricalca quanto avvenuto a livello toscano (-7,2%), in minor misura quello nazionale (-2,2%). Le cessazioni sono anch’esse in diminuzione, di ben il 9,5% e tale andamento appare decisamente migliore rispetto a quanto accaduto sia in Toscana (dove in un anno le imprese che hanno “chiuso i battenti” sono addirittura cresciute dello 0,9%) sia in Italia (-2,3%).

Il tasso di natalità è pari a 5,74 punti percentuali, valore che, in diminuzione rispetto ai 6,08 del 2015, risulta inferiore sia a quello toscano (6,05%), sia nazionale (6,00%). Il tasso di mortalità, qui calcolato al netto delle cessazioni d’ufficio, è pari a 4,21 punti percentuali (in lieve aumento sull’anno precedente, a causa del gran numero di cessazioni d’ufficio effettuate) e risulta anch’esso più basso nel confronto con Toscana ed Italia. Il tasso di crescita, infine, è pari a 1,53 punti percentuali, valore in assoluto più elevato fra le province toscane.

Osservando i principali numeri per Comune si nota che in quasi tutti quelli di medie o grandi dimensioni il tessuto imprenditoriale è numericamente cresciuto ad un ritmo maggiore della media provinciale: è il caso, tra gli altri, di Grosseto (+1,3%), Follonica (+2,4%), Orbetello (+1,2%) e Manciano (+1,2%). Castiglione della Pescaia mantiene lo stesso numero d’imprese che risultava a fine 2015. Tra i Comuni con più di 5.000 abitanti, solo Roccastrada e Massa Marittima mostrano una variazione tendenziale preceduta dal segno meno.

Comuni della provincia di Grosseto – Demografia d’impresa 2016

Comune

Registrate Var. tend. Iscrizioni Cessazioni Saldo
Arcidosso 465 0,2% 19 19

0

Campagnatico

491 -1,4% 15 24 -9
Capalbio 840 1,2% 38 25

13

Castel del Piano

588 0,9% 41 34 7
Castell’Azzara 124 -4,6% 5 11

-6

Castiglione della Pescaia

1.368 0,0% 76 76 0
Cinigiano 490 -0,8% 21 24

-3

Civitella Paganico

477 0,4% 23 23 0
Follonica 2.731 2,4% 209 153

56

Gavorrano

858 -0,5% 49 47 2
Grosseto 9.518 1,3% 587 474

113

Isola del Giglio

268 -0,7% 13 14 -1
Magliano in Toscana 758 1,2% 41 33

8

Manciano

1.392 1,2% 70 46 24
Massa Marittima 897 -0,9% 35 39

-4

Monte Argentario

1.177 0,7% 67 56 11
Montieri 131 1,6% 7 5

2

Orbetello

1.864 1,2% 121 110 11
Pitigliano 612 -2,1% 19 34

-15

Roccalbegna

203 2,0% 10 3 7
Roccastrada 1.150 -0,6% 56 65

-9

Santa Fiora

223 -1,8% 13 17 -4
Scansano 848 1,6% 43 32

11

Scarlino

539 0,4% 26 24 2
Seggiano 176 3,5% 14 9

5

Sorano

597 -1,5% 22 30 -8
Monterotondo Marittimo 119 0,0% 10 9

1

Semproniano

209 0,5% 8 7 1
Totale Provincia 29.113 0,8% 1.658 1.443

215

Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Maremma e Tirreno su dati Infocamere

In estrema sintesi, pur proseguendo sulla scia di quanto visto l’anno precedente, nel 2016 si è leggermente affievolito il processo di crescita numerica delle imprese presenti sul suolo delle province di Grosseto e Livorno e, se nel 2015 la maggiore spinta alla crescita del tessuto imprenditoriale era stata fornita da Livorno, nell’anno appena concluso è la provincia maremmana a mostrare il migliore andamento. Considerando che in termini di sviluppo imprenditoriale Grosseto era partita con qualche trimestre di ritardo rispetto a Livorno e che entro un breve arco di tempo tale spinta potrebbe affievolirsi raggiungendo l’attuale “passo” livornese, il 2017 potrebbe rivelarsi un anno di scarsa crescita numerica.

A ben vedere, infatti, la crescita rilevata nel 2016 pare “figlia” del consolidamento dell’esistente patrimonio imprenditoriale (ne è prova la sostanziosa diminuzione delle cessazioni), piuttosto che di una rinnovata voglia di fare impresa, che, se non affievolita, sembra sicuramente ridimensionata.

Stime e previsioni per alcuni indicatori economici

Secondo le stime formulate da Prometeia ad ottobre 2016, Grosseto dovrebbe aver chiuso l’anno con una variazione del valore aggiunto positiva, ma al di sotto dell’1%, lievemente inferiore al dato regionale e nazionale. Per il 2017 si prevede un ulteriore incremento della ricchezza generata sul territorio con percentuali tuttavia sempre inferiori all’1%.

Per l’anno appena concluso, si stima inoltre una diffusa crescita del reddito disponibile (netto imposte) delle famiglie nell’ordine dei due punti percentuali. La variazione prevista per il 2017 è ancora positiva, anche se inferiore rispetto al 2016.

Il reddito disponibile pro capite a Grosseto si aggira intorno ai 18.700 euro da confrontarsi con una media regionale pari a 20.508 euro e nazionale pari a 18.604 euro. Si tratta di importi differenti per i quali è ipotizzato un aumento sostanzialmente identico nel biennio 2016-2017.

Il trend dei consumi è dato per positivo sia per il consuntivo 2016 che per il 2017, con intensità maggiore se la variazione è calcolata su prezzi correnti: la differenza è dovuta all’andamento dei prezzi al consumo. Questo aspetto incide anche sulla divergenza di andamento dei consumi complessivi e pro capite rispetto al reddito che, nello specifico, presenta incrementi maggiori. A Grosseto, la percentuale di reddito disponibile utilizzata per i consumi è nettamente maggiore rispetto alla media regionale e nazionale. Il perdurare dell’incertezza sulla situazione economica generale potrebbe comunque comprimere la propensione al consumo sull’intero biennio e sul complesso del territorio nazionale.

Infine, per quanto riguarda l’export maremmano, pur nell’estrema limitatezza dello stesso, Prometeia ipotizza un trend sostanzialmente positivo sia nel 2016 che nel 2017.

Valori ed andamento dei principali indicatori economici per Grosseto, Toscana e Italia

Stime 2016 e previsioni 2017

I valori assoluti sono indicati a prezzi correnti mentre le variazioni sono calcolate tenendo conto dei valori a prezzi base 2010

Grosseto Toscana Italia
Valore aggiunto 2016 (mln/€) 4.864,9 100.072,0

1.498.039,9

Var. %  2015/2016

0,4 0,6 0,7
Var. %  2016/2017 0,6 0,7

0,8

Esportazioni 2016 (mln/€)

321,4 33.507,2 410.493,8
Var. %  2015/2016 1,3 2,3

1,4

Var. %  2016/2017

1,4 2,3 2,9
Reddito disponibile delle famiglie 2016 (mln/€) 4.194 76.773

1.129.810

Var. %  2015/2016

2,1 2,1 2,1
Var. %  2016/2017 1,0 1,1

1,1

Reddito disponibile pro capite dei residenti (€)

18.759 20.508 18.604
Var. %  2015/2016 2,5 2,5

2,5

Var. %  2016/2017

2,2 2,2 2,1
Consumi delle famiglie 2016 (mln/€) 4.187 70.569

1.025.437

Var. %  2015/2016

1,3 1,3 1,3
Var. %  2016/2017 0,8 0,8

0,8

Consumi pro capite (€)

18.726 18.850 16.885
Var. %  2015/2016 1,8 1,6

1,6

Var. %  2016/2017

2,2 1,9 2,0
Propensione al consumo 2016 99,8 91,9

91,1

Var. %  2015/2016

-0,8 -0,8 -0,9
Var. %  2016/2017 -0,3 -0,3

-0,2

Elaborazione Centro Studi e Ricerche CCIAA Maremma e Tirreno su dati Prometeia

Il rapporto completo, così come la produzione del Centro studi e ricerche della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno, sono scaricabili alla pagina: http://www.lg.camcom.gov.it/pagina253_studi-e-ricerche.html.

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