Home Amiata Nuova proprietà per Floramiata: “Segnale di speranza per le aziende del territorio”

Nuova proprietà per Floramiata: “Segnale di speranza per le aziende del territorio”

di Redazione
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È di poche ore fa la notizia della conclusione positiva dell’asta pubblica indetta dal curatore fallimentare di Floramiata e, dunque, di una nuova proprietà per l’azienda di Piancastagnaio.

Il commento, positivo, dei consiglieri regionali del territorio.

Mi auguro che prenda corpo un nuovo progetto imprenditoriale in grado di assicurare competitività, redditività e occupazione – dichiara Simone Bezzini, consigliere regionale –. Non mancheranno, soprattutto nella prima fase, passaggi difficili e complessi, che auspico vengano affrontati attraverso il confronto con le organizzazioni sindacali. Del resto i lavoratori hanno dimostrato in questi mesi un grande senso di responsabilità, senza il quale la situazione avrebbe potuto compromettersi irrimediabilmente“.

“Una notizia che non possiamo che accogliere positivamente – continua Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Regione Toscana – perché, dopo tanto tempo, è una prospettiva concreta per l’azienda e, in generale, per l’intero sistema produttivo amiatino. Il ritorno alla piena attività di Floramiata sarebbe infatti un segnale forte di speranza per tutte le aziende dell’area che stanno vivendo situazioni di difficoltà. Venerdì sarò a Castell’Azzara per incontrare il sindaco e affrontare con lui i diversi temi della crisi in Val di Paglia, sarà l’occasione per parlare nuovamente anche di Floramiata“.

La prospettiva di una nuova proprietà per l’azienda vuol dire futuro meno incerto per i tanti lavoratori che da anni aspettano una soluzione positiva della vicenda – prosegue Stefano Scaramelli, consigliere regionale –. Attendiamo gli sviluppi, ma voglio salutare con soddisfazione questa notizia, perché potrebbe essere l’inizio di una nuova storia per Floramiata“.

La Regione e i Comuni interessati – concludono i consiglieridovranno continuare a seguire con attenzione l’evolversi della situazione, così da poter creare le migliori condizioni possibili per favorire lo sviluppo dell’economia amiatina: attraverso gli strumenti messi a disposizione per le aree di crisi, la stipula del protocollo con le priorità progettuali per l’Amiata e il monitoraggio sull’efficacia degli ammortizzatori sociali“.

L’offerta da 3,5 milioni per acquisire Floramiata è davvero una bella notizia, soprattutto per il fatto che la società Amiata Flor Srl è partecipata da tre società nazionali di grande prestigio come Tesi Group di Pistoia, Findeco della Valdelsa e Barile Flowers Service di Terlizzi. Una garanzia per la continuità produttiva e in prospettiva per la tutela di chi è occupato con Floramiata – sottolinea l’onorevole Luca Sani, presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati -. La lunga crisi dell’azienda di Piancastagnaio potrebbe così entro breve avere un esito positivo. Naturalmente è presto per trarre conclusioni e bisogna essere cauti, soprattutto nel creare aspettative. Tuttavia la solidità e competenza delle tre aziende consorziate che hanno depositato l’offerta al tribunale di Siena, ci inducono all’ottimismo. Con la speranza di veder riprendere un’attività storica come quella di Floramiata“.

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