Si è tenuto stamani un incontro tra gli assessori regionali al bilancio, Vittorio Bugli, e all’ambiente, Federica Fratoni, e i rappresentanti delle associazioni di categoria in merito alla questione del demanio idrico regionale, che riguarda chi preleva acqua da torrenti e laghi e chi ne occupa lo spazio lungo gli argini o sopra gli specchi d’acqua con impalcature o terrazze, con ponti o cavi e tubi, con orti oppure in altro modo.
Da tempo si era aperto un tavolo su questa importante materia, dopo che la competenza è tornata dalle Province alla Regione, e la riunione di oggi è servita a concordare le ultime questioni e a definire il lavoro futuro. Intanto è stata considerata la legge di stabilità per il 2017, recentemente approvata dal Consiglio regionale, nella quale si prevedono specifiche disposizioni in merito al pagamento del canone e dell’imposta regionale relativa all’uso stagionale degli ormeggi.
Due rate, la seconda ad aprile
Per agevolare gli adempimenti delle imprese connessi al pagamento dei canoni demaniali del 2016, data l’impossibilità normativa di dilazionare l’imposta, viene ammesso di effettuare il pagamento del canone demaniale idrico (sia per il prelievo idrico che per l’occupazione di acque e suolo) secondo i seguenti nuovi termini: al 31 dicembre 2016 nella misura del 50 per cento e al 30 aprile 2017 per il restante 50 per cento. Inoltre, viene rinviato al 28 febbraio 2017 il termine per la presentazione delle dichiarazioni relative alla riduzione del canone di utilizzo del demanio idrico (per il prelevamento di acqua). E’ stato inoltre concordato di aggiornare la riunione odierna del tavolo alle prime settimane del 2017 per affrontare complessivamente la materia del demanio idrico per l’anno prossimo.
Ci sarà dunque più tempo per saldare i canoni 2016 del demanio idrico regionale, con due rate anziché una. Nella mattinata, la giunta regionale ha già assunto la delibera che stabilisce la possibilità di pagare il canone 2016 per il 50% entro il 31 dicembre 2016 e per il 50% entro il 30 aprile 2017. Con una seconda delibera è stato rinviato a fine febbraio il termine per presentare le dichiarazioni e godere di riduzioni sull’utilizzo del prelevamento dell’acqua, già previste per legge.
Tariffe e regole del demanio idrico da quest’anno erano cambiate. La competenza nel 2016 è tornata alla Regione, che ha uniformato i tanti regolamenti che c’erano, uno diverso per ogni provincia. Con regole e tariffe uguali dalla Lunigiana alla Maremma, dalla costa all’Appennino, tutto sarà più semplice. Ma regole e tariffe diverse avevano colto impreparate alcune aziende. Da qui i provvedimenti di oggi.