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118, da domani parte la Centrale unica con sede a Siena: “Nessun cambiamento per i cittadini”

di Redazione
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Da martedì 20 dicembre prende il via l’attività della centrale unica del 118, che raccoglie in un’unica struttura le due centrali di Siena e Grosseto. La sede è stata individuata a Siena, in un’area completamente rinnovata ed adeguata alla funzione, all’interno della caserma dei Vigili del fuoco.

Il cambiamento – spiega il direttore del Dipartimento di Emergenza-urgenza della Asl sud est, Massimo Mandòriguarda solo la sede fisica e le infrastrutture telematiche a servizio della centrale, ma per il cittadino che ha bisogno di soccorso resta invariata la modalità di contatto, il numero 118, e di organizzazione dell’intervento. L’attività sarà supportata da un sistema tecnologico avanzato che, tra le altre cose, invia automaticamente il mezzo più veloce sul punto in cui è richiesto l’intervento”.

Nulla cambia, quindi, per i cittadini, che dovranno continuare a comporre il numero 118 per le situazioni di emergenza.

Cambia invece il numero per chiamare la guardia medica, che fino ad oggi veniva attivata direttamente dall’operatore del 118. Da ora in poi, i cittadini di Grosseto che hanno bisogno dell’assistenza della guardia medica, devono chiamare il numero 0564.450053 nelle fasce orarie di servizio. Ovviamente, per consentire loro di abituarsi gradualmente a questa nuova modalità, gli operatori che rispondono alle chiamate al 118 reindirizzeranno gli utenti sui nuovi recapiti telefonici.

In questa fase di passaggio da due a una centrale, gli operatori del 118 di Grosseto daranno il loro supporto ai colleghi di Siena per gli aspetti legati alla particolarità del territorio grossetano, con l’obiettivo di mantenere e ottimizzare la velocità e l’appropriatezza dell’intervento.

Gli aspetti che veramente fanno la differenza – spiega Mandò, insieme alla rete capillare delle ambulanze Blsd, alla dotazione strumentale dei mezzi di soccorso, all’integrazione con le strutture ospedaliere”.

L’unificazione delle due centrali, infatti, è il primo passo verso la riorganizzazione complessiva della rete dell’emergenza urgenza, che entrerà a regime nel giro di un anno e che comprenderà tutta la Asl, non solo i territori di Grosseto e Siena.

Una riorganizzazione che, in provincia di Grosseto, prevede la revisione delle postazioni di emergenza territoriale (Pet), che passeranno da 20 ad almeno 30, di cui 15 con personale sanitario a bordo; nuova dotazione di automediche, in ogni ospedale della provincia, sulle quali presterà servizio lo stesso personale che lavora in pronto soccorso; la strumentazione delle ambulanze, che avranno a bordo tecnologia avanzata per il monitoraggio del paziente e la trasmissione dei dati sanitari; la rete delle elisuperfici e dei campi sportivi abilitati all’atterraggio notturno, considerando che l’elisoccorso di Grosseto sta sperimentando l’uso del visore notturno, la tecnologia militare che permette di atterrare ovunque anche di notte e che al momento, in Italia, è utilizzato solo in provincia di Como.

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