“L’arroganza di questo sindaco e della sua amministrazione ha subìto un grosso colpo con la sconfitta al referendum nel comune di Santa Fiora”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono Riccardo Ciaffarafà, Giacomo Albertini e Paolo Vichi di “Un Comune per tutti”, gruppo di opposizione nel Consiglio comunale di Santa Fiora.
“Infatti, in controtendenza rispetto a tutta l’Amiata, a Santa Fiora il fronte del ‘Sì’, capeggiato da tutti gli esponenti del Pd locale, ha subito una sonora sconfitta nonostante il profuso impegno di tutti gli amministratori, con in testa il sindaco, schierati davanti ai seggi elettorali ed impegnati in una campagna elettorale che non ha avuto eguali nelle precedenti – continua il comunicato -. D’altra parte, il voto era anche sull’operato di una amministrazione che, come Renzi, ha venduto ai propri cittadini tante chiacchere, ma che ha realizzato veramente poco, a fronte di un introito annuo di 2,5 milioni di euro per 2600 abitanti. Qualunque amministrazione, con questi soldi, che ormai sono quasi dieci anni che vengono a pioggia su questo comune, avrebbe dovuto rendere ‘le strade d’oro’ e risolvere tutti i problemi del comune. Invece qui chiudono attività commerciali e molti giovani sono costretti ad emigrare in cerca di lavoro, con lo spopolamento del comune più ricco della Toscana”.
“Il teleriscaldamento, oltre i noti problemi, è il servizio più costoso della regione. La realizzazione della piscina coperta, pagata dall’Enel con risorse che dovevano essere utilizzate per altri scopi, sbandierata dal Pd per 3 campagne elettorali, segue un iter utile anche per la prossima campagna elettorale, per illudere ancora la gente: insomma una situazione disastrosa nella realtà dei fatti – sottolinea l’opposizione -. Noi siamo stati schierati per il ‘No’ fin dall’inizio, in una campagna elettorale che non abbiamo mai nascosto avrebbe dato anche un giudizio sull’operato di questa amministrazione, con un comitato per il ‘No’ civico, che non si è risparmiato e che ha contribuito a far vincere il ‘No’”.
“Una bocciatura di tutte le politiche e le idee strampalate di questa amministrazione, che sopravvive di rendita, ma che non dà alla cittadinanza né risposte, né tantomeno benessere, nonostante i tanti soldi incassati da geotermia, Acquedotto e Cosvig: bocciata anche definitivamente la fallimentare proposta di fusione con Castell’Azzara, avanzata da un fantomatico comitato vicino al Pd, ma smentita anche dal ‘niet’ deciso del comune di Castell’Azzara stessa. Da questo voto esce un’amministrazione comunale debole e che rappresenta la minoranza dei cittadini – termina il comunicato -. Ci auguriamo a questo punto che il Sindaco torni con i piedi per terra e rispetti le prerogative dell’opposizione che, evidentemente, rappresenta la maggioranza dei cittadini di questo comune, mettendo da parte la tracotante arroganza e presunzione che ha caratterizzato fin dall’inizio questa amministrazione comunale”.