“In un momento in cui l’intero settore scolastico è al centro di un intenso dibattito parlamentare per trovare soluzione alla cronica inadeguatezza delle strutture e la fatiscente organizzazione degli istituti scolastici, il Consiglio comunale di Roccalbegna, in data 29 novembre 2016, su proposta del sindaco Galli e della sua Giunta e con il voto contrario della minoranza, ha approvato una variazione di bilancio in cui vengono ridotte le spese correnti per l’istruzione e diritto allo studio, oltre ad una riduzione delle spese per i diritti sociali ed interventi per le famiglie“.
A dichiararlo è Giuseppe Conti, capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Roccalbegna.
“Manovra questa in assoluta controtendenza rispetto a tutto il territorio provinciale e non solo, dove in tutti i plessi scolastici si lamenta l’inadeguatezza delle risorse a disposizione, tale da mettere a rischio la funzionalità amministrativa e didattica delle scuole stesse – spiega Conti -. Il sindaco Galli sembra non preoccuparsene e decide di non investire nella scuola e nell’istruzione e, quello che è più grave, nel sostegno al sociale ed alle famiglie, anche qualora vi fossero delle economie residue rispetto alla previsione di spesa iniziale“.
“Più che una variazione di bilancio quella approvata, appare un evidente tentativo di appianare buchi nati all’interno di un bilancio raffazzonato e privo di una programmazione economico-finanziaria adeguata alle già esigue disponibilità dell’Ente – continua l’esponente del Pd -. Una decisione quindi molto discutibile, quella del sindaco Galli, di dirottare risorse economiche destinate alla istruzione e al diritto allo studio verso altri lidi ed una occasione sicuramente persa dalla Giunta comunale per lenire le già importanti sofferenze delle istituzioni scolastiche che ricadranno inevitabilmente sui cittadini. Anziché implementare le attività didattiche e l’offerta formativa ed investire nella sicurezza delle strutture scolastiche, il sindaco Galli aumenta di quasi il 50% della previsione iniziale, la spesa per il servizio idrico integrato, in una ex Provincia come quella di Grosseto in cui le tariffe dell’acqua sono tra le più alte di tutta la Toscana“.
“Non viene attivata nessuna politica mirata ad ottenere benefici attraverso sgravi fiscali o riduzione dei costi attraverso il sistema della premialità, soltanto scelte dissennate in tema di acque pubbliche e, nel frattempo, i cittadini di Roccalbegna, invece di avere tariffe adeguate alla media nazionale, si ritrovano a pagare bollette più salate – conclude Conti -. Ricordo al sindaco Galli che l’acqua pubblica, così come il diritto allo studio, prima ancora che risorse e servizi, rappresentano dei diritti dei cittadini e come tali vanno tutelati, difesi e migliorati e non utilizzati a loro scapito, come strumento per tamponare inadeguatezze gestionali e disattente politiche sociali“.