“E’ davvero scandaloso che la mensa scolastica non inizi nel giorno di apertura delle scuole e che ogni anno si ripeta questa manfrina: se un’amministrazione comunale non è in grado di garantire nemmeno questo servizio è bene che vada a casa”.
A dichiararlo sono Riccardo Ciaffarafà, Giacomo Albertini e Paolo Vichi, consiglieri di “Un Comune per tutti” a Santa Fiora.
“Non aprire da subito la mensa scolastica e rimandarla di diverse settimane significa non sapere organizzare i servizi essenziali al minimo e non comprendere le esigenze di tante famiglie che sono costrette a ricorrere, con mezzi propri, ad aiuti esterni e privati per colpa del Comune – spiegano i consiglieri -. E’ bene sempre ricordare che il Comune di Santa Fiora incassa, da molti anni, circa 2.500.000 mila euro all’anno fra compensazioni ambientali da Enel, Acquedotto e Cosvig con una popolazione di 2600 abitanti: se di fronte a questo mare di soldi non sono in grado di garantire un servizio essenziale come la mensa scolastica, ci chiediamo dove vadano tutti questi milioni di euro perché nel paese non vi è traccia”.
“Il sindaco, non vivendo in questo comune, probabilmente non si rende conto dei veri problemi di questo territorio, si piena spesso la bocca, tramite il suo ufficio stampa pagato con i soldi dei cittadini, sulla ‘importanza della scuola’ – continuano i consiglieri –: ma, se non è in grado nemmeno di aprire la mensa quando è da gennaio che il giorno di apertura è fissato per il 15 settembre, cosa fa tutto il giorno, a parte iscrivere a pagamento il Comune a tutti i club d’Italia? L’amministrazione comunale ha avuto almeno 9 mesi di tempo per programmare un servizio semplice ed essenziale e che si ripete ogni anno, ma qui pensano alle bandiere e ai musei mentre il paese sta morendo per una cattiva amministrazione del territorio e per responsabilità politiche e personali proprio di questi signori della politica”.
“Abbiamo presentato una interrogazione consiliare in merito affinchè si faccia chiarezza sulla questione e affinchè si accertino le responsabilità – concludono i tre consiglieri – di uno dei tanti disservizi che sono costretti a subire in questo comune tante famiglie”.