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Rete museale sempre più 2.0: ecco tutte le novità del 2016

di Roberto Lottini
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Tante novità presentate questa mattina al Museo di storia naturale dalla Rete museale della provincia di Grosseto.

Sono stati illustrati gli aspetti più innovativi legati alla comunicazione, quali ad esempio il restyling del sito web e la gestione professionale dei canali social, e spiegati anche i progetti più tradizionali, come la realizzazione della collana di guide con l’autore Andrea Semplici e il depliant “Estate al Museo”, che raccoglie le iniziative estive realizzate dai musei che fanno parte della Rete.

Tra questi eventi c’è la mostra realizzata su progetto del professor Zifferero dell’Università di Siena, su più sedi museali della Maremma, che verrà inaugurata a luglio.

Oltre alle iniziative generali della Rete e a quelle strutturate in forma coordinata, tantissime iniziative culturali singole compongono il programma estivo.

Musei di Maremma – spiega il presidente della Rete museale, Giulio Dettista facendo un grande lavoro di coordinamento delle realtà museali, mettendo a sistema importanti azioni strategiche, portate avanti in forma coordinata come territorio. Le progettualità sono molte e daranno sicuramente un grande impulso dal punto di vista turistico, grazie anche all’importante lavoro in termini di comunicazione che stiamo portando avanti. In un momento sicuramente non semplice per la pubblica amministrazione, è bello vedere questo lavoro di squadra che unisce Comuni e musei maremmani, rendendo più appetibile il nostro prodotto turistico”.

La Rete museale grossetana – ricorda Roberta Pieraccioli, coordinatore dei Musei di Maremma dal 2006 – è ormai una realtà importante e consolidata. Oltre dieci anni di attività e tanti progetti realizzati in forma coordinata tra i musei che ne fanno parte, e che oggi sono ben 48, hanno portato gli enti a restare insieme anche dopo la chiusura della Provincia (che ha creato la Rete nel 2004) perché solo lavorando insieme si può pensare di affrontare e superare le problematiche”.

Ho provato a sistemare su uno scaffale i piccoli libri scritti attorno ai musei della Maremma grossetana – spiega l’autore della collana di guide, Andrea Semplici e sono rimasto sorpreso: non mi ero reso conto di quanti fossero e, in fondo, di aver scritto una strana guida a questo territorio. I musei sono storia difficile. È facile aprirli, è difficile gestirli ogni giorno e convincere la gente che vi passa davanti a entrare. Queste guide sono un racconto, cercano la gente che passa per strada, spiegano, con voce leggera, che vale la pena entrare in quel museo e non per gli oggetti che vi sono conservati, ma per la storia che vi sta dietro.

Chi può immaginarsi che un etruscologo ungherese, János György Szilági, è stato capace di identificare uno sconosciuto pittore etrusco come l’autore del ciclo dei Galli Affrontati o degli Archetti Policromi? Va narrata la storia di un archeologo nato alle isole Falkland, Mensun Bound, venuto fino all’Isola del Giglio per uno dei più straordinari ritrovamenti dell’archeologia subacquea. E perché non raccontare la storia magnifica di come, da un deposito di carbone, è riemersa la pittura dorata di Duccio di Buoninsegna a Massa Marittima dove il Museo di arte sacra è, in realtà, un Museo di un’arte salvata? E che dire degli uomini della preistoria e protostoria che, improvvisamente, in un mondo popolato solo da Etruschi, appaiono a Manciano? I musei spiegano un territorio. Non sono, non devono essere palazzi chiusi, soprattutto in una terra di provincia. E la Maremma ha storie intriganti da raccontare. Queste piccole guide sono il viaggio che offriremmo a un amico: ‘Vieni, ti accompagno a vedere qualcosa di bello’, ‘Ascolta, ti racconto una storia’. Sono rivolte a chi si può incuriosire, a chi mai, in estate, varcherebbe la porta di un museo, al turista distratto che, improvvisamente, perché ha orecchiato una storia diventa attento”.

Grazie alla comunicazione con i social media – sottolinea il media social manager della Rete, Nicola Carraresi -, come Facebook e Instagram, Musei di Maremma vuole prestare attenzione alla valorizzazione di tutto il patrimonio artistico culturale presente in provincia di Grosseto. Promuovere assieme oltre 48 realtà culturali non è uno scherzo, perché occorre dare la stessa visibilità ad ogni attrazione, ma è sicuramente più efficace in termini di rilevanza. Per quanto riguarda Facebook, tramite foto e notizie dal sito www.museidimaremma.it, ogni settimana viene dato spazio ad un museo, ad un’attività e alla raccolta degli eventi per il weekend. Su Instagram abbiamo deciso di concentrarsi sulle foto postate dagli utenti che visitano i Musei di Maremma ‘ripostando’ i loro scatti con l’hashtag #MuseiMaremma”.

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