Il presidente della Regione Enrico Rossi, insieme agli assessori Marco Remaschi e Federica Fratoni ha incontrato i sindaci di Abbadia San Salvatore, Castell’Azzara, Castiglione d’Orcia, Santa Fiora, Piancastagnaio, Radicofani e nell’occasione ha annunciato alcuni provvedimenti per sostenere, concretamente, il rilancio dell’area amiatina.
“La notizia più importante – commentano Leonardo Marras, Stefano Scaramelli e Simone Bezzini – è senza dubbio la decisione di riconoscere l’Amiata quale zona di crisi regionale: una risposta concreta alla difficile situazione occupazionale che l’area sta vivendo, di cui la vicenda Floramiata, purtroppo, è soltanto un esempio. Non sarà questo atto a dare soluzione al problema, ne siamo consapevoli, ma è sicuramente un primo passo importante e la dimostrazione che alla Regione sta a cuore l’Amiata”.
Il riconoscimento di area di crisi consentirà alle imprese locali di accedere a diverse premialità sui bandi regionali per i finanziamenti allo sviluppo e la possibilità di partecipare al prossimo bando sui lavori di pubblica utilità a favore dei lavoratori privi di protezione sociale
“Noi continueremo a vigilare – proseguono i consiglieri – e a mantenere alta l’attenzione della giunta su questo territorio perché si avvii, anche qui, un percorso di rinascita economica. Una strada che passerà anche dalla promozione turistica, alla luce del protocollo firmato poco fa che rilancia l’Amiata sul mercato turistico internazionale come destinazione unitaria”.
“Il Progetto Amiata – conclude Marras – potrebbe partire dalla risorsa geotermica, ha specificato il presidente Rossi. Sono d’accordo. Come ho detto altre volte, e come abbiamo scritto chiaramente nella nostra risoluzione, è importante chiedere a chi gestisce l’energia geotermica (in questo caso Enel) di investire in maniera rilevante sui territori interessati in termini di fornitura di servizi, assistenza e manutenzione, vantaggi economici nel prezzo dell’energia, attrazione di nuovi potenziali investitori che possano fare impresa sfruttando i vantaggi del calore geotermico”.