“’Le tariffe del teleriscaldamento a Santa Fiora sono le più alte della Toscana’. Questa è una frase pronunciata da Alberto Balocchi, consigliere delegato dalsSindaco per il teleriscaldamento. Dopo di allora è rimasto sempre in silenzio, nonostante la situazione su questa materia sia sempre più preoccupante, tanto da spingere i cittadini a presentare una petizione con 300 firme”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono Riccardo Ciaffarafà, Giacomo Albertini e Paolo Vichi, consiglieri di opposizione a Santa Fiora, che replicano ad Alberto Balocchi sul teleriscaldamento.
“Nell’ultimo Consiglio comunale, che ha affrontato questi temi, Balocchi non ha aperto bocca per spiegare perché il nuovo regolamento di fornitura, votato da uno sparuto gruppo di consiglieri del Ps, sia stato approvato con il parere contrario del segretario generale che tentò inutilmente di richiamare l’attenzione sull’illegittimità dell’atto. Oppure perché il Comune di Santa Fiora, che si trova nella duplice veste di concedente del servizio e di concessionario dello stesso, essendo socio di Amiata Energia, sono tre anni consecutivi che non approva il bilancio della società di gestione; bilanci che, da quando esiste la società, si sono sempre chiusi in passivo, portando il totale delle perdite a oltre 3 milioni di euro. Inoltre, questa società ha un debito consolidato di oltre 20 milioni – spiegano i consiglieri -. Sono anni che l’opposizione a Santa Fiora analizza nella sua interezza i problemi, suggerendo da anni soluzioni che il Comune ignora, facendo incancrenire una vicenda che oramai è fuori controllo, soprattutto a causa di Alberto Balocchi, che da tanti anni si occupa impropriamente del teleriscaldamento, senza aver mai modificato nulla dei gravi problemi sia sul versante societario, sia sul problema dei costi per i cittadini”.
“E’ del tutto evidente che non sa di cosa parla, altrimenti, con la sua maggioranza, non avrebbe mai approvato un regolamento che confida su deduzioni fiscali improprie, per abbassare un poco le tariffe. Oggi, insieme agli altri, afferma che ‘successivamente’ all’approvazione del nuovo regolamento, avvenuta il 30 giugno 2015, e che si prefigge di togliere tutti i contatori alle utenze, è intervenuto il Decreto legislativo n. 102, che è del 4 luglio 2014, cioè dell’anno precedente e che fissa al 31 dicembre 2016 l’obbligo di mettere i contatori a tutte le utenze del teleriscaldamento – continuano Ciaffarafà, Albertini e Vichi –. La cosa potrebbe far sorridere se di mezzo non ci fossero tanti cittadini, molti pensionati, famiglie provate dalla crisi economica, che si trovano a pagare tariffe vergognose; inoltre, sotto la minaccia di Amiata Energia che impone la sottoscrizione dei nuovi contratti pena il distacco dal servizio. Una minaccia tanto grave quanto gratuita, perché il teleriscaldamento è un ‘servizio pubblico’ e come tale non può essere interrotto a discrezione del gestore”.
“Alberto Balocchi su questa vicenda si è sempre comportato, e purtroppo continua a farlo, come un dilettante allo sbaraglio, ignorando o non capendo che il Comune di Santa Fiora sul teleriscaldamento ha sempre avuto comportamenti assurdi e scandalosi – concludono i consiglieri -, puntualmente denunciati nel corso degli anni e suffragati da atti ufficiali, che non sono frutto di fantasie o avversioni politiche, ma sono la concreta disastrosa realtà”.