Domenica 31 agosto, alla Selva di Santa Fiora, si svolgerà la tradizionale festa in onore della Madonna Addolorata . Questa edizione è caratterizzata da un evento importante: dopo 4 anni di permanenza nella chiesina del paese, la testa del Cifero Serpente, tornerà alla sua sede originale nel Convento della Santissima Trinità, dove è stata conservata per 500 anni. La testa è legata alla famosa leggenda del drago di Selva ucciso nel 1490 da Guido Sforza, primo Conte di Santa Fiora.
Nel corso della festa si esibirà la compagnia degli arcieri di Santa Fiora. Tutte le iniziative sono organizzate dall’associazione culturale per la Selva.
“Siamo orgogliosi – spiega Luciano Tortelli, presidente dell’associazione culturale per la Selva – di aver recuperato il convento della Santissima Trinità grazie alla disponibilità e alle risorse impegnate dalla diocesi, e di aver completato il recupero delle parti lignee della sagrestia e dei seggi del coro, grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Ringrazio, inoltre, il Comune di Santa Fiora per il sostegno che garantisce alle attività della nostra associazione. La festa in onore della Madonna Addolorata vedrà anche la partecipazione del vescovo della diocesi di Pitigliano, Sovana, Orbetello.”
Il programma
Il programma prevede alle 9, al circolino di Selva, l’esibizione degli arcieri con tiro libero per tutti i partecipanti. Seguirà alle 16, la tanto attesa ricollocazione della testa del Cifero Serpente, nella sua sede originale, all’interno della cappellina di Santo Stefano, situata nel complesso del convento della Santissima Trinità.
Alle 17 la processione religiosa in onore della Madonna addolorata, a seguire la visita al convento ristrutturato.
La festa termina con un rinfresco offerto dalla confraternita Misericordia di Selva.