Sono arrivati a Santa Fiora sotto scorta Alfonso Cicero, Federica Angeli, Francesca Scoleri e Antonino Cannarella, per raccontare la loro esperienza di vita, completamente dedicata alla lotta contro i poteri mafiosi.
Si chiude così, con la loro preziosa testimonianza, la 3 giorni di convegni sui temi dell’antimafia e dell’anticorruzione, organizzata dal movimento “Agende Rosse – Gruppo Emanuela Loi” di Grosseto, in collaborazione con il Comune di Santa Fiora e l’Unione dei Comuni Amiata Grossetana.
Alfonso Cicero, 46 anni, funzionario della Regione siciliana, ha raccontato la sua vita blindata. E’ nel mirino di Cosa Nostra per avere denunciato, in tutti i territori della Sicilia, i rapporti tra mafia, politica, affari e burocrazia. Ha licenziato dirigenti infedeli; revocato lotti industriali, grandi appalti e concessioni di pubblici servizi ad imprese colluse con “Cosa Nostra”.
Federica Angeli, cronista di nera e giudiziaria di Repubblica, nel 2013 ha scoperto attraverso un’nchiesta come la criminalità romana fosse entrata nel tessuto economico di Ostia. Inchiesta che le è costata da un anno la sua libertà.
Francesca Scoleri è intervenuta in rappresentanza del movimento Cosa Pubblica Libra, il movimento che si occupa di informare quotidianamente la gente sui casi di corruzione che avvengono nel nostro Paese.
Antonino Cannarella, vice Questore Aagiunto della Polizia di Stato, ha raccontato la propria esperienza di Capo della sezione operativa della Dia di Catanzaro e degli altri incarichi ricoperti presso il Centro operativo della Dia di Reggio Calabria.
“E’ stata un’iniziativa interessante – commenta il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi –, che il Comune ha voluto e sostenuto fin dall’inizio, nella convinzione che sia necessario iniziare a prendere coscienza e a parlare di lotta alla mafia anche nei nostri territori”.