Home GrossetoPolitica Grosseto Agricoltura, importanti novità dalla Regione: “Opportunità da cogliere per la Maremma”

Agricoltura, importanti novità dalla Regione: “Opportunità da cogliere per la Maremma”

di Redazione
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Grosseto ancora una volta al centro delle politiche regionali sull’agricoltura: l’assessore regionale Marco Remaschi e il capogruppo del Pd in Regione, Leonardo Marras, hanno illustrato, nella sala contrattazioni della Camera di Commercio di Grosseto, le novità che riguardano il mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare toscano. In particolare, hanno fatto un focus su: contratto di distretto, nuovo bando Pif e avviso per la sottomisura 8.4 del Programma di sviluppo rurale.

Non è un caso se abbiamo deciso di partire da Grosseto per presentare queste nuove opportunità – ha spiegato Marco Remaschi, assessore all’agricoltura della Regione Toscana –, la Maremma svolge un ruolo strategico per l’agricoltura toscana al punto che, proprio grazie all’esperienza sviluppata negli anni passati, oggi abbiamo potuto presentare il progetto del contratto di distretto al quale abbiamo potuto legare altre zone interessate, come parte delle province di Arezzo, Siena e Livorno. L’impegno che abbiamo preso ad inizio legislatura è quello di creare le condizioni affinché ci sia certezza di finanziamenti e di tempi di erogazione, con l’obiettivo di salvaguardare la produzione primaria e rafforzare la nostra agricoltura; lo abbiamo portato avanti e continueremo a farlo concretizzando il progetto del contratto di distretto agroalimentare della Toscana del sud.

Ovviamente, salvaguardare l’agricoltura vuol dire anche tutelarci da eventi straordinari come la siccità degli ultimi mesi: non possiamo permetterci di attendere la ciclicità di questi fenomeni senza fare niente, per questo ci siamo attivati con una serie di interventi concreti quali il recupero di invasi esistenti, la creazione di nuovi invasi e, sul territorio maremmano, un intervento strutturale del Merse. Ripartire dall’agricoltura e dal paesaggio per portare beneficio complessivo a tutta regione, questo è il nostro intento e lo perseguiamo mettendo a disposizione risorse e opportunità che i territori devono saper cogliere”.

“Pochi mesi fa, in un incontro in occasione della Fiera del Madonnino, spiegammo bene l’importanza del contratto di distretto e la necessità del nostro territorio di cogliere appieno l’opportunità messa in campo da Regione e Ministero sfruttando la vocazione rurale che caratterizza l’intera Toscana del sud – ha proseguito Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Regione Toscana -. La manifestazione d’interesse sarà pubblicata a giorni. È rivolta alle imprese dell’agroalimentare che intendono investire e serve per essere pronti al momento, entro l’autunno, che il Ministero pubblicherà i bandi nazionali. Mentre adesso è già possibile presentare le domande per il finanziamento dei Progetti integrati di filiera: credo che partecipare proponendo progetti coerenti e integrabili con il contratto di distretto sia fondamentale. Per quanto riguarda le pinete, annuncio con particolare soddisfazione la prossima apertura dell’avviso pubblico per la misura 8.4 che destina risorse del Psr alla sistemazione delle aree pinetate; da tempo, anche insieme al Comune di Grosseto, avevamo espresso la necessità di prevedere interventi che offrano ai sindaci uno strumento in più per gestire la manutenzione e perché, oltre agli interventi in emergenza, si possa pensare per i prossimi anni anche ad azioni di prevenzione. L’auspicio da parte mia è, ancora una volta, quello di fare rete e sviluppare progettualità condivise sia per sviluppare le filiere produttive e l’agroalimentare, sia per tutelare il patrimonio ambientale”.

Dopo l’illustrazione delle misure, descritte meglio in seguito, sono intervenuti anche l’onorevole Luca Sani, presidente della commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, e Riccardo Breda, presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno.

Prosegue e si conferma l’impegno del Ministero a lavorare su contratti di filiera e di distretto – ha commentato Sani -, sono strumenti complementari che crediamo strategici per la crescita del settore agricolo: il contratto di filiera è uno strumento interregionale e quindi verticale, il contratto di distretto si sviluppa sul territorio e quindi in modo orizzontale, includendo prodotti diversi su aree più ampie. L’avviso che si aprirà nei prossimi mesi sarà un bando a sportello, quindi con rapporto dialettico tra proponente e Ministero; per la Toscana del sud sarà importante partecipare anche per prepararsi e arrivare competitivi quando, il prossimo anno, saranno presentati ulteriori nuovi strumenti di finanziamento. Credo sia doveroso, poi, fare un plauso alla Regione Toscana per il lavoro di programmazione e investimento su questo territorio che sta portando avanti con l’assessore Remaschi e il consigliere Marras”.

“Ringrazio per il coinvolgimento delle Camere di Commercio che avranno un ruolo importante nella fase della manifestazione d’interesse per il contratto di distretto – ha aggiunto Breda, sarà l’occasione per collaudare una collaborazione con la Regione Toscana che è iniziata poco meno di un anno fa con la nascita della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno. Ci aspetta un grande lavoro per far sì che le tantissime imprese del comparto che rappresentiamo e in generale il nostro territorio riescano a cogliere appieno questa opportunità e per farlo al meglio credo sia indispensabile la piena coesione con le associazioni di categoria. Il settore agricolo è trainante per la nostra economa ma, come altri, soffre la piccola dimensione d’impresa: siamo molto produttori, ma troppo poco trasformatori; credo che il contratto di distretto sia una buona possibilità per rafforzarlo”.

Contratto di distretto

Nelle prossime settimane sarà pubblicato l’avviso per la manifestazione d’interesse a proporre al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali la sottoscrizione di contratto di distretto, riservato alle imprese della trasformazione e della commercializzazione del settore agroalimentare e agroindustriale localizzate nell’area sud della Toscana.

Le imprese coinvolte devono essere operative nell’ambito delle filiere zootecnica, cerealicola, ortofrutticola e florovivaistica, olivicola, lattiero casearia e dell’acquacoltura e devono programmare investimenti di entità non inferiore ai 500mila euro.

L’obiettivo della Regione Toscana è quello di raccogliere le progettualità preliminari di un congruo numero di imprese in un tempo ragionevole, per favorire l’attivazione delle procedure per la sottoscrizione di un Contratto di distretto col Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che dovrebbero partire il prossimo autunno.

Gli interventi – che saranno attuati con apposito bando ministeriale – sono rivolti ad imprese, reti di imprese, organizzazioni di produttori agricoli, rappresentanze di distretti rurali e agro-alimentari e agevoleranno programmi con un ammontare delle spese ammissibili compreso tra 4 milioni e 50 milioni di euro.

Progetti integrati di filiera

Il nuovo bando per i Progetti integrati di filiera per l’agroalimentare è stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Toscana il 19 luglio, le domande potranno essere presentate da martedì 25 luglio a venerdì 10 novembre 2017.

I progetti integrati di filiera consentono l’attivazione, nell’ambito dello stesso progetto, di una molteplicità di sottomisure/operazioni del Psr che vanno da quelle di investimento aziendale a quelle specifiche per attività di promozione, innovazione tecnologica, diversificazione delle attività agricole, anche a scopi energetici.

Ecco le sottomisure/tipi di operazioni: sottomisura 1.2 “Progetti dimostrativi e azioni informative” (per ogni Pif è consentita la presentazione di una sola domanda di aiuto); sottomisura 4.1 “Sostegno agli investimenti alle aziende agricole”: operazione 4.1.3 “Partecipazione alla progettazione integrata da parte delle aziende agricole” e operazione 4.1.5 “Incentivare il ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole”; sottomisura 4.2, operazione 4.2.1 “Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli”; sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e di cooperazione” (per ogni Pif è consentita la presentazione di un solo progetto di cooperazione); sottomisura 16.3 “Cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro in comune e per condividere strumenti e risorse” (per ogni Pif è consentita la presentazione di una sola domanda di aiuto).

Chi può partecipare

Sono ammessi a beneficiare del sostegno i soggetti definiti come beneficiari nell’ambito di ciascuna sottomisura/tipo di operazione attivata all’interno del Pif e che aderiscono come partecipanti diretti ad un Accordo di filiera. Si tratta di soggetti di varia natura appartenenti ad una filiera produttiva (aziende agricole, imprese di trasformazione primaria e secondaria, imprese che svolgono la commercializzazione, soggetti pubblici, ecc.) interessati al raggiungimento degli obiettivi del progetto.

L’accordo di filiera sottoscritto sia dai partecipanti diretti sia da quelli indiretti, l’Accordo di filiera rappresenta un vero e proprio contratto fra le parti interessate e costituisce un forte impulso allo sviluppo e all’integrazione delle filiere locali. I firmatari sono legati tra loro, per almeno tre anni, da vincoli di carattere contrattuale che regolano obblighi e responsabilità reciproche in merito alla realizzazione degli investimenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi prefissati nel Pif e alla fornitura di prodotti agricoli destinati alla trasformazione e commercializzazione agroindustriale.

Sottomisura 8.4

Nelle prossime settimane sarà pubblicato anche l’avviso relativo alla sottomisura 8.4, “Sostegno al ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici”, che è finalizzato a finanziare gli interventi per il ripristino dei danni causati dalla cocciniglia corticola del Pino marittimo e, di conseguentemente, con l’asportazione delle piante morte o deperienti, anche a ridurre il rischio di incendi.

La sottomisura prevede un sostegno a copertura dei costi sostenuti per il taglio ed esbosco del materiale danneggiato, sia per l’eventuale reimpianto, al fine di ricostituirne la funzionalità e permettere lo svolgimento di tutte le funzioni a cui erano destinate (principalmente protezione del suolo dall’erosione, protezione della qualità delle risorse idriche, fissazione e stoccaggio della CO2), sia di garantire la pubblica incolumità.

Il bando, del valore complessivo di 5 milioni di euro, è rivolto a: proprietari, possessori e/o titolari privati della gestione di superfici forestali, anche collettive, singoli o associati; Regione Toscana, altri Enti pubblici (anche a carattere economico), Comuni, soggetti gestori che amministrano gli usi civici, altri soggetti di diritto pubblico proprietari, possessori e/o titolari della gestione di superfici forestali, singoli o associati (escluso Regione Toscana); altri soggetti ed enti di diritto privato, singoli o associati.

Una parte importante del punteggio sarà attribuito ai Comuni che hanno superficie pinetata maggiore, è già stata realizzata una suddivisione dei Comuni per entità di superficie pinetata.

I Comuni della provincia di Grosseto sono:

  • Grosseto, Civitella Paganico, Roccastrada, Orbetello, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia con 20 punti.
  • Monterotondo Marittimo, Scarlino, Semproniano, Monte Argentario, Montieri, Roccalbegna, Follonica, Sorano, Magliano in Toscana con 10 punti.
  • Cinigiano, Campagnatico, Pitigliano, Seggiano, Castell’Azzara, Santa Fiora, Capalbio, Scansano, Arcidosso con 5 punti.

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