Home Cultura & Spettacoli “Giubileo 2025 – La parola di Dio si fa arte”: al via la mostra

“Giubileo 2025 – La parola di Dio si fa arte”: al via la mostra

L'inaugurazione è in programma venerdì 30 aprile

di Redazione
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Grosseto. Il 2025 è l’anno del Giubileo, l’anno santo del pellegrinaggio e della remissione dei peccati, della conversione e della penitenza sacramentale, l’anno che la cristianità sente come fondante di uno spirito di rigenerazione interiore e di slancio al domani.

Il Museo archeologico e d’arte della Maremma – Museo d’arte sacra della Diocesi di Grosseto, la Diocesi e il Comune di Grosseto desiderano partecipare alle celebrazioni giubilari presentando alla cittadinanza e ai fedeli la mostra “Giubileo 2025 – La parola di Dio si fa arte“, che si terrà dal 30 aprile al 30 agosto 2025.

La mostra

Mission della mostra è indagare come la manifestazione artistica sia una via per l’esaltazione e la celebrazione della parola di Dio e come l’immagine diventi mezzo di comunicazione efficace e fondamentale per raccontare il messaggio divino.

Il Museo archeologico e d’arte della Maremma – Museo di arte sacra della Diocesi di Grosseto ha nella sua collezione permanente un nucleo composto da otto codici miniati (6 antifonari e 2 graduali), databili alla fine del XIII secolo, di committenza francescana e miniati dal miniatore di Sant’Alessio in Bigiano.

Per completare il progetto espositivo e per raggiungere la mission della mostra è stato chiesto e ottenuto il prestito della Bibbia miniata Ross.183 dalla Biblioteca apostolica vaticana, una delle istituzioni librarie più antiche e più autorevoli al mondo.

La Bibbia in oggetto è datata 1275 circa, è di committenza francescana ed è miniata dal medesimo maestro che ha miniato i libri liturgici grossetani. Per questo è perfettamente integrabile nel progetto espositivo.

L’allestimento della mostra, al secondo piano del Maam, prevede una prima area informativa dove verrà spiegato il significato dell’esposizione e l’importanza delle opere esposte attraverso pannelli esplicativi e uno schermo touch screen che permetterà al visitatore di sfogliare virtualmente le pagine dei codici miniati e della Bibbia.

Il visitatore giungerà quindi alla sala dei codici, dove luci soffuse faranno risaltare i libri in tutta la loro magnificenza artistica e dove la sensorialità sarà sollecitata dalla diffusione dei canti gregoriani scritti sui codici miniati. In un attimo di totale immersione i libri duecenteschi potranno tornare a svolgere la funzione per cui furono creati ottocento anni fa.

“La mostra si inserisce nel contesto di diverse iniziative che coinvolgono i luoghi della cultura grossetani, allo scopo di celebrare il Giubileo 2025 – affermano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla cultura Luca Agresti –. Si è iniziato con Clarisse Arte per proseguire con la mostra al Maam e alla Biblioteca Chelliana, senza dimenticare lo spettacolo ‘Frà – San Francesco, la superstar del Medioevo’, che si tiene al Teatro degli Industri. Un’offerta completa, quindi, rivolta ai cittadini, ma anche ai turisti che si muoveranno verso Grosseto”.

Soddisfatto anche il direttore scientifico del Maam, Luca Giannini, che afferma: “Il Maam, in sinergia con la Diocesi di Grosseto, ha scelto di celebrare l’anno giubilare con una mostra all’interno del Museo diocesano. Una preziosa Bibbia del XIII secolo arriverà in prestito dalla Biblioteca apostolica vaticana, uno degli istituti più antichi e prestigiosi al mondo, e andrà ad affiancare i codici miniati che fanno parte della collezione della Diocesi di Grosseto. Attraverso l’arte del miniatore di Sant’Alessio in Bigiano scopriremo come la manifestazione artistica diventi un mezzo per divulgare la parola di Dio. La mostra sarà anche occasione di eventi di approfondimento e laboratori che si svolgeranno nel corso di tutto il 2025″.

“Ringraziamo il Comune e la direzione del Maam per questa iniziativa, che ci vede ancora una volta collaborare per fare della cultura un linguaggio attraverso cui raggiungere tutti – aggiungono don Franco Cencioni, direttore dell’ufficio beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Grosseto, e Marcello Campomori, responsabile dell’ufficio per la pastorale culturale della Diocesi –. L’arte per secoli ha rappresentato il più efficace catechismo, attraverso cui trasmette i contenuti della fede, ma che vuole anche stimolare tutti a ricercare continuamente una relazione personale con un Dio che si è fatto uomo come noi proprio perché desideroso di cercarci sempre, sempre, sempre. La Parola è al fondamento di questa ricerca, come anche recentemente ci ha ricordato il vescovo Bernardino. Che questa iniziativa, allora, risvegli in tutti i visitatori la nostalgia di Dio, perché l’anno giubilare che stiamo percorrendo, pur segnato dalla morte del nostro caro papa Francesco, sia l’occasione propizia per tornare a varcare la soglia della nostra intimità con il Signore”.

L’inaugurazione è in programma venerdì  30 aprile alle 17.

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