Home Attualità Due piazze per Gaza: “Basta massacri, ora pace e giustizia”

Due piazze per Gaza: “Basta massacri, ora pace e giustizia”

Sabato 19 aprile manifestazioni a Grosseto e a Follonica

di Redazione
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Grosseto. “È da troppo tempo che si consuma sotto i nostri occhi una delle più gravi tragedie umanitarie del nostro tempo. A Gaza, oltre 50.000 persone sono state uccise, tra cui più di 15.000 bambini. Quasi tutta la popolazione è stata costretta a fuggire, ospedali e scuole sono stati distrutti, l’accesso ad acqua, cibo e cure mediche è quasi completamente negato. È impossibile restare in silenzio. È immorale restare a guardare”.

A dichiararlo, in un comunicato, sono partiti ed associazioni aderenti alla piazza di Grosseto: Anpi Grosseto, Cgil, Pd, Giovani democratici, Rifondazione comunista, Donne democratiche, Grosseto città aperta, Sinistra civica ecologista, Sinistra Italiana, Movimento 5 stelle, Libera, Tocca a noi, Anpi Coordinamento donne, Coordinamento Pace Grosseto, L’altra città, Collettivo Kairos, Coordinamento per la democrazia costituzionale “Sì”, Racconti incontri, Arci Grosseto, Libreria delle ragazze, Cobas Scuola.

“Sabato 19 aprile, alle 11, a Follonica (davanti al Comune) e alle 11.30 a Grosseto (in piazza Dante), due presidi pubblici e simultanei chiederanno con forza lo stop immediato dei massacri a Gaza e il riconoscimento del diritto del popolo palestinese a vivere in pace, libertà e dignità – continua la nota -. Lo scorso 5 dicembre, Amnesty International ha denunciato che Israele sta commettendo il crimine di genocidio contro la popolazione palestinese di Gaza. A sostegno di questa accusa ha raccolto testimonianze, prove e dichiarazioni pubbliche di esponenti del Governo israeliano, incluso il primo Ministro Benjamin Netanyahu, che invocano la cancellazione del popolo palestinese, negandone l’umanità. A Gaza, nessun luogo è sicuro. Nessuna vita è al riparo”.

“Il mondo deve reagire. Anche l’Italia ha la responsabilità di alzare la voce e agire: per il cessate il fuoco, per l’interruzione delle forniture militari, per il rispetto del diritto internazionale, per l’accesso agli aiuti umanitari. Anche da Grosseto e Follonica vogliamo far sentire la nostra voce. Scendiamo in piazza per affermare che la vita di ogni essere umano ha valore, che la pace non è neutralità, ma impegno attivo contro la violenza e l’indifferenza – termina il comunicato -. Invitiamo tutte e tutti a partecipare, a portare cartelli, bandiere, parole di pace. Per la vita. Per la giustizia. Per la dignità umana”.

Il commento di partiti e associazioni  di Follonica

“Quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza ha pochi precedenti nella storia – si legge in una nota del Pd di Follonica -. Tacere o voltarsi dall’altra parte ci trasformerebbe in complici. Per questo sabato 19 aprile, alle ore 11, saremo in piazza sotto il Comune di Follonica per dire ‘Restiamo umani’, per gridare che ‘Non c’è pace senza giustizia’. Un presidio per la pace, che ha chiamato a raccolta il vasto mondo del pacifismo per dire ‘basta alla guerra’. Hanno aderito associazioni, come Arci, Anpi, Amnesty International, Restiamo umani, sindacati come Cgil, partiti politici, Partito Democratico, Rifondazione Comunista, Follonica a Sinistra, Sinistra Italana, lista Pecorini Sindaco, Movimento 5 Stelle”.

“Quel che sta accadendo a Gaza – commentano gli organizzatoriè ingiustificabile ed inaccettabile, un dramma umanitario di proporzioni inaudite. La carneficina di civili e la distruzione sistematica vogliono cancellare Gaza e il suo popolo. Nulla, nemmeno il più orrendo dei crimini come è stata la carneficina del 7 ottobre e la presa di ostaggi, di cui chiediamo il rilascio incondizionato, può giustificare quel che Netanyahu e il suo Governo stanno facendo, con il supporto di Trump e il silenzio complice di Meloni. Per questo ci appelliamo a tutti coloro che non vogliono sentirsi corresponsabili morali di tutto ciò. In questi mesi abbiamo dovuto contare oltre 50mila morti, di cui la maggioranza donne e bambini, accesso ad acqua, cibo e cure ormai sistematicamente negati, ospedali e scuole rasi al suolo come la gran parte degli edifici civili. E’ in atto un genocidio e chiediamo che anche l’Italia faccia sentire la sua voce. Chiediamo il cessate il fuoco, la sospensione di forniture militari ad Israele, il libero ingresso di aiuti umanitari, il rispetto del diritto internazionale. Ci appelliamo a chiunque abbia a cuore la pace e la civile convivenza: venite in piazza con cartelli, bandiere, parole di pace. Per la giustizia e la dignità umana”.

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