Home Grosseto Rissa alla stazione, la Lega: “La città non può essere ostaggio di stranieri violenti”

Rissa alla stazione, la Lega: “La città non può essere ostaggio di stranieri violenti”

Pacella: "Mi appello al Prefetto e alle forze dell'ordine per ripristinare la legalità"

di Redazione
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Grosseto. “La città non può essere ostaggio di stranieri violenti che si pestano nel bel mezzo della stessa. Occorre intervenire, punire chi infrange la legge ed espellerlo seduta stante dall’Italia. Chi non rispetta le norme non solo deve tornare nel proprio Paese, ma deve scontare la pena senza gravare sulle tasche degli italiani“.

Così il segretario provinciale della Lega, Claudio Pacella, dopo l’ennesima rissa tra stranieri avvenuta nei pressi della stazione di Grosseto.

“La situazione sta degenerando – afferma Pacella – e mi appello al Prefetto e alle forze dell’ordine affinché sia ripristinata la legalità. La gente non si sente più sicura e alcune zone di Grosseto sono ormai diventate terra di nessuno, dove i cittadini residenti non si sentono più al sicuro e, oltre al danno dell’invivibilità, si registra anche la beffa di una drastica perdita di valore degli immobili. Questa situazione è frutto di anni e anni di politiche fatte di immigrazione incontrollata e di incertezza della pena. Gente che viene arrestata un giorno e che quello dopo, a causa di leggi che non assicurano che chi delinque stia in cella o venga, come in questo caso, rispedito nel Paese d’origine, torna in libertà con la convinzione di essere ‘intoccabile’. Questa è la situazione attuale di una città ostaggio di stranieri più o meno irregolari, che delinquono e che non hanno evidentemente chiaro il concetto della civile convivenza”.

Da qui l’appello del segretario della Lega.“Auspico che il Governo vada avanti sulla strada dello stop all’immigrazione clandestina, anche a costo di un duro braccio di ferro con l’Europa  – conclude Claudio Pacella e che renda certe le pene che spettano a chi delinque. Come partito sensibilizzeremo i nostri parlamentari e membri dell’esecutivo e ci appelliamo al Prefetto affinché si attivi per far sì che si possa presto porre rimedio a situazioni che sono a dir poco incresciose”.

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