Home Colline Metallifere Mura, l’opposizione: “Dopo il crollo ecco l’ordigno bellico, ma il Comune tace”

Mura, l’opposizione: “Dopo il crollo ecco l’ordigno bellico, ma il Comune tace”

"Notizie precise non se ne hanno, ma la preoccupazione è tanta tra la gente e le perplessità pure tra le forze di opposizione"

di Redazione
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Massa Marittima (Grosseto). “Piove sul bagnato? Forse sì, dal momento che è stato apposto nella parte superiore delle mura, all’ingresso delle Clarisse, un cartello che indica la presenza di un ordigno bellico”.

A dichiararlo, in un comunicato, sono la lista civica Massa Comune, la Lega e le forze politiche di opposizione a Massa Marittima.

“Notizie precise non se ne hanno, ma la preoccupazione è tanta tra la gente e le perplessità pure tra le forze di opposizione, che aspettavano almeno un chiarimento dal sindaco – continua la nota -. La presenza di un ordigno dovrebbe indurre a delimitare forse in modo più completo il perimetro o si tratta di qualcosa ancora da approfondire o di elemento di poca consistenza e di poco pericolo. Certo, la questione delle mura è da ritenersi l’ennesimo mistero e nei fatti il cedimento avvenuto e segnalato nel 2018 ha visto l’epilogo a dicembre del 2022 con il cedimento strutturale della parte di mura lasciata in balia del tempo e degli eventi atmosferici, che nel corso dei secoli non avevano mai avuto una condizione migliore per far collassare la struttura. A distanza di mesi si è ancora in attesa di soluzioni e nel frattempo ci viene riferito che l’impresa alla quale era stato dato l’incarico di rimozione dei conci ha rilevato che un’altra porzione di mura sarebbe a rischio di crollo sollecitando un intervento dell’amministrazione che potesse arginare, ma soprattutto scongiurare, altri crolli”.

“L’amministrazione sembra però temporeggiare ed anche l’impalcatura, messa a retta dell’altro tratto pericolante, ci dicono sia stata messa in opera dalla stessa ditta esecutrice a proprie spese – sottolinea il comunicato. Il ritrovamento di un ordigno non fa altro che complicare ulteriormente una vicenda che rischia di vedere altri danni alla cinta muraria perché potrebbe ritardare ancora i lavori di ripristino e consolidamento. Quello che spaventa è la lentezza con la quale viene affrontata una situazione di emergenza che rischia di compromettere il patrimonio e recare un danno all’immagine di Massa che incide anche sui flussi turistici”.

“Attendiamo quindi risposte esaustive da parte dell’amministrazione rispetto al cartello apposto che segnala la presenza dell’ordigno e su cosa intenda fare l’amministrazione a riguardo del danno già avvenuto e di quello che potrebbe avvenire in tempi non prevedibili. Ricordiamo ancora come a Magliano in Toscana con il sindaco Cinelli un caso analogo di cedimento di mura storiche sia stato risolto a tempo di record, mentre per la nostra città l’unico intervento concreto che si è visto è il crollo di una porzione di mura civiche, nonostante i solleciti della Soprintendenza che chiedevano un intervento immediato e urgente per la tutela del patrimonio – termina la nota -, che non è mai stato effettuato e ora, raccolti i cocci della prima frana, speriamo di non dover raccogliere quelli di un nuovo cedimento”.

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