Home Colline Metallifere “Letture ad alta voce”: in biblioteca si celebrano gli 80 anni dall’armistizio

“Letture ad alta voce”: in biblioteca si celebrano gli 80 anni dall’armistizio

L'iniziativa è in programma venerdì 8 settembre a Massa Marittima

di Redazione
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Massa Marittima (Grosseto). In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’armistizio dell’8 settembre 1943, venerdì 8 settembre, alle 17.30, alla biblioteca comunale “Gaetano Badii” di Massa Marittima, si terrà l’iniziativa “Letture ad alta voce”, a cura dell’associazione Liber Pater, tratte dal libro “Due prigionieri” del professor Riccardo Zipoli.

Leggeranno Franco Fedeli e Unico Messicani, preceduti dai saluti istituzionali dell’assessore alla cultura e alla scuola Irene Marconi, di Roberta Pieraccioli, direttrice della biblioteca comunale, e di Alessandra De Vita, presidente dell’associazione Liber Pater Aps.

“La proposta di celebrare con questa iniziativa l’importante ricorrenza dell’8 settembre 1943 è stata avanzata dall’associazione Liber Pater al Comune, che l’ha accolta con interesse – afferma Irene Marconi, assessore alla cultura di Massa Marittima –. La data dell’8 settembre segna uno spartiacque importantissimo nella storia del nostro Paese con il disimpegno dell’Italia dall’alleanza con la Germania nazista di Adolf Hitler e l’inizio della Resistenza e della guerra di liberazione. Il libro di Zipoli, di cui l’associazione Liber Pater leggerà alcuni passi, ci aiuta a capire meglio quale fosse la condizione dei militari dopo l’armistizio: è infatti un’antologia del diario di suo padre, il capitano Mario Zipoli, che, come tanti altri soldati italiani fu trattenuto dai nazisti e poi rinchiuso nei campi di concentramento in seguito al suo rifiuto di aderire al Partito fascista repubblicano e di collaborare con il Terzo Reich e le SS.

“L’armistizio fu annunciato senza un adeguato piano per preparare l’esercito italiano a fronteggiare i tedeschi – aggiunge Roberta Pieraccioli, direttrice della biblioteca comunale -, molti militari si rifiutarono di deporre le armi per la resa come veniva richiesto dai reparti fascisti e furono i primi a resistere all’invasione nazifascista. E molti ragazzi si rifiutarono di arruolarsi e si diedero alla macchia. A Massa Marittima i primi ragazzi che rifiutarono l’arruolamento si riunirono alla Torre del Candeliere e per questo i primi partigiani di Massa Marittima sono anche ricordati come i ragazzi della Torre del Candeliere”.

“La nostra proposta – commenta Alessandra De Vita, presidente dell’associazione Liber Pater -, oltre a voler portare all’attenzione del pubblico la bellezza delle parole e delle immagini del libro di Riccardo Zipoli, intende contribuire ad informare su una parte della nostra storia che è stata a lungo ignorata e che ha causato inumane sofferenze a più di 700.000 soldati italiani che, da un giorno all’altro, sono stati catapultati in un incubo, senza ricevere sostegno e aiuto di nessun genere”

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