Grosseto. “È stata indetta, e ampiamente pubblicizzata, per il 23 giugno dalla Lega, dall’associazione Daria e da ProVita, con il patrocinio del Comune di Grosseto, una iniziativa sulla Gpa (dalla destra ribattezzata strumentalmente con l’improponibile formula di ‘utero in affitto’), alla quale parteciperanno, tra lə altrə, personaggi discutibili del calibro di Borgonovo e Pillon”.
A dichiararlo, in un comunicato, è il Collettivo autonomo Queer.
“Come Collettivə autonomə Queer prendiamo nettamente le distanze da questo genere di iniziative, a dir poco strumentali e volte soltanto alla criminalizzazione di tutto ciò che è considerato diverso e indesiderabile da chi ritiene accettabile solamente ciò che è norma: padre, madre e figli ‘naturali’; sia mai che questi siano concepiti all’infuori del ‘sacro vincolo’ – prosegue la nota -. La Gpa, ritenuta un’aberrazione dalla destra di governo e dai suoi tirapiedi, è comunque ben tollerata se a servirsene è un miliardario come Elon Musk, pochi giorni fa ricevuto con tutti gli onori da Giorgia Meloni. Ci teniamo poi a dire alla Lega, che sta raccogliendo le firme per rendere la Gpa un ‘reato universale’, che trattasi di reato in Italia. Renderlo reato anche se commesso all’estero, va contro molte delle convenzioni internazionali e, anche qualora divenisse legge, verrebbe presto annullato”.
“In definitiva: venerdì nella sala del Consiglio comunale andrà in scena il triste spettacolo della banalizzazione in salsa reazionaria di un tema complesso come quello della gestazione per altri – termina il comunicato – e non possiamo fare altro che invitare la cittadinanza a tenersene a debita distanza.”