Massa Marittima (Grosseto). “Siamo a sette incidenti in tre mesi, sei cadute a piedi e una da bicicletta, un vero record: nei giorni scorsi è toccato a un’altra anziana signora 72enne inciampare sul cordolo messo in opera alla fine di via Fratti. La signora massetana ha picchiato volto e testa ed è stata accompagnata al pronto soccorso, ma non si conoscono le conseguenze legate al rovinoso incidente”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono la lista civica Massa Comune, Lega, Pci, Italia Viva, Fratelli d’Italia e Azione di Massa Marittima.
“Sempre nei giorni scorsi una ciclista invece ha semplicemente toccato il delimitatore ed è finita in terra. Chi era presente l’ha consigliata di rivolgersi al pronto soccorso, ma la donna ha preferito non farlo – continua la nota -. Nella statistica sino ad oggi a farne le spese sono soprattutto gli anziani, ma inciampano anche i più giovani, che si salvano da cadute solo per i migliori riflessi dell’età. Quei delimitatori fatti per garantire la sicurezza dei pedoni sono invece la causa principale di incidenti che spesso hanno conseguenze da pronto soccorso. Tuttavia siamo di fronte ad uno di quei casi dove non si torna indietro, quei cordoli sono come la linea del Piave, non si toccano e chi solleva perplessità oggettive e concrete è lo straniero e lo straniero, come nella storica, famosa canzone, non passa“.
“Chissà se alla fine non si arrivi a sanzionare, per qualche altro articolo del Codice della strada, chi inciampa per non avere proceduto a camminare con attenzione guardando quello che trovava sui propri passi – sottolinea l’opposizione -. Quello che ‘frega’ i passanti è il fatto che in quel tratto di strada i più stanno attenti al sopraggiungere di auto da via Fratti, la cui visibilità è limitata dalla presenza di una curva coperta all’altezza dell’incrocio di via Fratti con via Corridoni. Questo ‘distrae’ la visione che si concentra su un altro pericolo, provocando inciampi e cadute. Chi naturalmente è più giovane grazie ai propri riflessi ce la fa a rimanere in piedi, chi invece ha un’età avanzata, come testimoniano gli incidenti in tre mesi, rovina a terra e si fa male. Certamente queste decisioni ‘tecniche’ sono connesse al Codice della strada, ma è altrettanto vero che il Codice della strada indica che vanno rimosse le cause che provocano potenziale pericolo per la circolazione di veicoli e pedoni e in questo caso il ritorno alla situazione pregressa sarebbe la soluzione più ragionevole e ottimale o, in alternativa, si potrebbe tentare un livellamento con i delimitatori che non crei discontinuità e rischi di inciampi per il camminamento delle persone”.
“Insomma, ci sarebbe da applicare il buon senso senza aspettare che succeda qualcosa di peggio e senza imporre dall’alto situazioni che non possono risolvere caratteristiche di una strada, costruita nel passato, che non può essere modificata e sulla quale, come dimostrano i fatti – termina il comunicato –, i provvedimenti presi sono peggiori del mantenimento dello stato precedente e fanno male alle persone“.