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“Morandiana”: 14 artisti espongono alla galleria Spaziografico

La mostra sarà inaugurata sabato 25 marzo, alle 18

di Redazione
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Massa Marittima (Grosseto). Sabato 25 marzo, alle 18, sarà inaugurata, alla galleria Spaziografico, in vicolo del Ciambellano a Massa Marittima, la mostra “Morandiana“, che sarà visitabile tutti i giorni, ad ingresso gratuito, dalle 16.30 alle 19, fino a venerdì 14 aprile.

La mostra

Dalla ricerca fotografica di Luigi Ghirri che documenta, in due volumi, l’incontro con il grande maestro del Novecento italiano Giorgio Morandi, nasce l’idea della mostra “Morandiana”: quattordici autori che, con le loro opere pittoriche e fotografiche, dialogano con gli stessi oggetti amati da Morandi.  La scena è la stessa ma, alla fine, in che modo l’opera contemporanea si inserisce in un contesto ‘morandiano’? Questa è la sfida compositiva a cui gli artisti presenti in mostra partecipano. Con risultati davvero unici e particolari.

La mostra è curata dal Gian Paolo Bonesini e da Carla Moscatelli.

Giorgio Morandi

Pittore e incisore bolognese, Giorgio Morandi è uno degli artisti più importanti della storia del Novecento italiano; le sue opere sono caratterizzate da un’analisi accurata e da una ricerca formale metodica e rigorosa. Le sue nature morte simboleggiano la vita, l’esistenza, lo scorrere inesorabile del tempo e la solitudine. Gli oggetti presenti nei suoi quadri sono forme semplici come bottiglie e vasi, soggetti che nel momento della pittura gli davano un’emozione e che, estrapolate dal loro contesto quotidiano, diventavano solenni, fulcro assoluto dell’opera.

Il fotografo Luigi Ghirri, in collaborazione con lo scrittore Giorgio Messori, ha pubblicato due celebri volumi dedicati all’incontro con Morandi: “Atelier Morandi” (1992), un’ispirata ricerca fotografica nell’atelier di Via Fondazza, a Bologna, e nella residenza estiva di Grizzana; e poi “Il senso delle cose” (2005), quattrocento scatti in cui si manifesta tutto l’amore folgorante dei due artisti per gli oggetti semplici, sfaldati nella luce mistica e insieme reale del mondo, quasi a farsi forme possibili dell’assoluto. Da questa ricerca fotografica nasce l’idea della mostra “Morandiana”: i quattordici artisti con le loro opere creano un dialogo con gli stessi oggetti amati da Morandi.

Gli artisti

“Morandiana” conserva lo spirito di Morandi nei soggetti dipinti di bianco e presentati su uno sfondo anch’esso bianco, da cui emerge solamente l’immagine proposta dai quattordici artisti, fotografi e pittori, che hanno accettato di iniziare un dialogo con il grande artista bolognese. Eccoli:

Federico Balotti è presente con un’opera concettuale in cui si uniscono il silenzio dell’abbandono e la follia.

Giulia Bertolini presenta un’opera che apre una porta nell’anima dello spettatore per promuovere un dialogo interiore.

Paolo Buccianti partecipa con un’opera in cui la vita si palesa nell’incontro della natura, all’ombra dei petali di un girasole

Enrico Contu presenta un’opera dal forte richiamo alla figurazione classica, sviluppata con una tecnica personale e raffinata.

Simone Francioli omaggia Massa Marittima con un’opera poetica in cui la pioggia diventa strumento del fotografo, creando nuove e particolari prospettive.

Massimo Monteleone presenta una composizione dove cielo e terra si incontrano nell’alternanza dei verdi e dei blu.

Rita Patti partecipa con un’opera informale fantastica dove il colore, sovrapponendosi ad altre tonalità, crea un’immagine di evidente originalità.

Claudia Pietralunga raffigura la bellezza della natura che chiede aiuto per non morire.

Fabrizio Puccetti è presente con un lavoro che rappresenta l’”Interruzione della routine con metamorfosi”, opera surrealista che comunque si estranea dal surrealismo storico.

Valerio Radi partecipa con un’opera della serie “La Maremma si racconta”, che raffigura la vita contadina del passato, eseguita con tecnica ricercata.

Fabio Sartori partecipa con una foto dall’impianto figurativo classico dove si celebra la creatività operosa dell’uomo.

Erika Sili presenta un’opera concettuale dove la realtà e il suo riflesso si intersecano in un dialogo inscindibile.

Gianpaolo Territo nel silenzio ieratico della composizione invita lo spettatore a leggere il suo linguaggio segnico.

Chiara Toniolo, con una raffigurazione dai forti richiami all’illustrazione, sfiora tasti intimisti e poetici.

La galleria ringrazia il fotografo Valerio Radi per la sua collaborazione per la realizzazione di questa mostra.

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