Questa mattina è stato commemorato il 19° anniversario dell’attentato di An-Nassiriyah, dove persero la vita 19 italiani, tra cui 12 Carabinieri, impegnati in missione fuori dal confine nazionale.
Il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Colonnello Giuseppe Adinolfi, insieme ad una rappresentanza di Carabinieri in servizio ed in congedo, al gonfalone della città e alle Associazioni combattentistiche e d’Arma, ha deposto una corona di alloro in piazza Caduti di Nassiriyah, dove la città di Grosseto ha eretto una lapide alla memoria dei caduti. Dal 2009, infatti, nel giorno in cui ricorre quello che è stato l’attentato più sanguinoso subito dall’Italia dopo i conflitti mondiali, a livello nazionale si celebra la giornata del ricordo di tutti i Caduti, militari e civili, nelle missioni internazionali (https://www.difesa.it/Primo_Piano/Pagine/Giornata-del-ricordo-dei-Caduti-Militari-e-Civili-nelle-missioni-internazionali-per-la-pace.aspx).
L’attentato
Era il 12 novembre 2003, quando, alle 10:40 locali, un camion imbottito di esplosivo, con due attentatori a bordo, dopo aver forzato l’ingresso della base Maestrale, nel centro dell’abitato di Nassiriyah e presidiato dai Carabinieri, si fece esplodere, determinando la detonazione del deposito munizioni. La deflagrazione rese la base uno scheletro di cemento e arrecò danni anche alla base Libeccio, posta ad alcune centinaia di metri dalla Maestrale. Nell’attentato persero la vita 28 persone, 19 italiani e 9 iracheni. Tra gli italiani, dodici Carabinieri: Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone.
Morti anche cinque militari dell’Esercito: Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci.
Deceduti inoltre due civili: il regista Stefano Rolla e il cooperante internazionale Marco Beci.